tag:blogger.com,1999:blog-23113385574351546602024-03-13T05:20:54.844-07:00disegnodilegge405@gmail.comper l'approvazione del disegno di legge "Norme in materia di modificazione dell’attribuzione di sesso" (ddl405 e 392), per i diritti delle persone transgender, transessuali ed intersessuali.Unknownnoreply@blogger.comBlogger175125tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-88925693308372219772016-02-07T00:49:00.000-08:002016-02-07T06:04:06.190-08:00Documenti e persone trans<div style="text-align: center;">
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/W52S3843hMo" width="560"></iframe><br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Cosa significa per una persona trans doversi sottoporre al giudizio di un tribunale per il cambio di identità sui documenti?</div>
<div style="text-align: center;">
Quanto descritto in questa puntata di I am cait (1x07) vale anche per l'Italia<br />
<br />
youtube ritiene non si possa caricare 2 minuti di questo video per questioni di copyright. trovate la puntata completa a questo indirizzo <a class="" dir="ltr" href="https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.cb01.co%2Fserietv%2Fio-sono-calt-i-am-cait%2F&h=2AQHo0_nk" rel="nofollow" style="background-color: #f6f7f8; color: #3b5998; cursor: pointer; font-family: Andika; font-size: 15px; text-align: start;" target="_blank">http://www.cb01.co/serietv/io-sono-calt-i-am-cait/</a></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-42334016701793564312015-07-22T03:00:00.002-07:002015-07-22T03:00:16.888-07:00Nuove interpretazioni, solite oppressioni <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://cultura.biografieonline.it/wp-content/uploads/2014/07/giudici-e-magistrati.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://cultura.biografieonline.it/wp-content/uploads/2014/07/giudici-e-magistrati.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<h5 style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; clear: both; font-family: Georgia, 'Bitstream Charter', serif; font-weight: normal; line-height: 1.5em; margin: 0px 0px 20px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></h5>
<h5 style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; clear: both; font-family: Georgia, 'Bitstream Charter', serif; font-weight: normal; line-height: 1.5em; margin: 0px 0px 20px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
L’Italia esulta per la sentenza 15138-15 della cassazione, che uniforma l’orientamento da seguire per tutti i tribunali italiani qualora una persona transessuale chieda il cambio dell’indicazione anagrafica di sesso e nome senza essersi sottoposta ad interventi chirurgici. In pratica, da oggi, nessun tribunale italiano può decidere di interpretare quel “caratteri sessuali” del primo articolo della 164/82(1) con caratteri sessuali primari, quindi neo-pene o neo-vagina. Chiunque abbia ottenuto con la terapia ormonale una presentazione dell’altro sesso può chiedere ed ottenere la rettifica all’anagrafe.<br />Questa sentenza, ottenuta con un lavoro di anni, come la precedente che dichiara incostituzionale lo scioglimento del matrimonio per le persone transessuali che rettificano il proprio sesso, sono entrambe frutto del lavoro dall’associazione Avvocatura diritti LGBTI Rete Lenford che si occupa egregiamente della tutela giudiziaria delle persone omosessuali, transessuali e intersessuali.<div style="background: transparent; border: 0px; margin-bottom: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; margin-bottom: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Mi interessa in particolar modo citare questi passi della sentenza:</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; margin-bottom: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
“Chiedere un trattamento sanitario obbligatorio è lesivo della dignità e del principio che permea i diritti costituzionali fondamentali del primato della persona [..] essere sterile non può essere una condizione ineliminabile per la rettificazione degli atti anagrafici perché la legge non lo prevede espressamente, il giudice non può aggiungere tale condizione attesa la riserva di legge di cui all’art. 32 cost.; in ogni caso sarebbe violata la dignità della persona umana [..] il giudice in tal modo travalica i suoi poteri ritenendo inopportuno ciò che il legislatore non ha neanche preso in considerazione”.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; margin-bottom: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
“L’interpretare quel caratteri sessuali come primari restringe ingiustificatamente le ipotesi di godimento dei diritti fondamentali della persona, quali l’identità personale, l’autodeterminazione, l’integrità psico-fisica e il benessere psicosociale [..] l’identità di genere è un profilo rilevantissimo, anzi costitutivo dell’identità personale. Lo Stato non può incidere in senso restrittivo sull’esplicazione di tale profilo [..] deve ritenersi fortemente lesivo del diritto costituzionale all’identità personale dover evidenziare il contrasto tra dati anagrafici e la rappresentazione esterna (oltre che la percezione interiore) di un genere diverso”.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; margin-bottom: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
“si censura in particolare la parte di sentenza nella quale la corte afferma che dopo il riconoscimento dell’appartenenza al genere femminile, attesa la non completa irreversibilità del processo, si potrebbe nuovamente mutare lo stesso”</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; margin-bottom: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
“il diritto all’autodeterminazione è inviolabile e non può essere compreso neanche da uno dei tre poteri dello Stato, nel senso che alcuno potrà sostituirsi al ricorrente per stabilire se sia o meno opportuno modificare i propri caratteri sessuali primari al fine di vedere rispettata anche dai terzi la propria identità personale”.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; margin-bottom: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
“Deve precisarsi, tuttavia che il riconoscimento giudiziale del diritto al mutamento di sesso non può che essere preceduto da un accertamento rigoroso da compiere attraverso la documentazione dei trattamenti medici e psicoterapeutici eseguiti dal richiedente, se necessario integrati da indagini tecniche officiose volte ad attestare l’irreversibilità personale della scelta”.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; margin-bottom: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
“l’acquisizione di una nuova identità di genere può essere il frutto di un processo individuale che non ne postula la necessità, purché la serietà ed univocità del percorso scelto e la compiutezza dell’approdo finale sia accertata, ove necessario, mediante rigorosi accertamenti tecnici in sede giudiziale”.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; margin-bottom: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Quello che PALESEMENTE la corte di cassazione sta dicendo è che si è perpetuata un’oppressione contro le persone transessuali che va contro il loro diritto di autodeterminazione, di integrità psicofisica, di rispetto della propria identità personale. Più giudici hanno travalicato i propri poteri sentenziando contro i diritti costituzionali e tessendo una legislazione che non c’è mai stata. Di fatto questi giudici hanno messo la propria transfobia davanti ai diritti delle persone che si son trovati a dover giudicare. Il problema c’è e resta: finché per la rettifica anagrafica sarà richiesto il riconoscimento giudiziale, e non per via amministrativa, ci sarà sempre un giudice che deve interpretare delle carte e, in base a cosa non si sa, dichiarare l’irreversibilità personale della scelta, l’univocità del percorso e la compiutezza dell’approdo finale. Come questo non può stridere con altre parti della sentenza, dove vengono dichiarate l’inviolabilità del diritto all’autodeterminazione e l’importanza dell’identità di genere come profilo costituitivo dell’identità? Come ci si autodetermina se la transessualità, la disforia di genere, viene ancora trattata dalla legge come una patologia da risolvere? E come può l’identità di genere, che prevede il sentirsi appartenente al genere maschile, femminile o qualcosa di diverso da queste due polarità, essere conciliabile con la compiutezza dell’approdo finale? Ri-transizionare verso il genere di nascita, cosa per altro credo rarissima, non rientra comunque nel concetto di identità personale? Che ne sarà dei tempi morti che intercorrono tra l’inizio della terapia ormonale e il giudizio del tribunale? Questi non ledono il diritto costituzionale all’identità personale? Quando sarà prevista la possibilità di mutare i caratteri sessuali come ci pare, anche con le sole chirurgie e senza alcun trattamento ormonale in Italia? Perché una persona gender variant che non desidera sottoporsi ad alcun trattamento non può mutare le proprie generalità se queste gli causano malessere psicosociale? Ed una persona intersessuale, la cui identità sessuale è stata scelta alla nascita da medici e genitori, non dovrebbe aver diritto di scegliersela quando questa si manifesta palesemente? E sul malessere psicosociale, che ne è dello stabilire prassi in difesa delle persone transessuali dalla transfobia che impedisce l’accesso al lavoro e ad una vita sociale soddisfacente? Quando saremo coscienti che tutte le figure con potere di veto sulla transizione sono contro i diritti garantiti dalla costituzione, e non solo chi voleva obbligare a trattamenti mutilanti e sterilizzanti le persone transessuali?</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; margin-bottom: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Oggi si è solo aperta una scorciatoia per uscire prima dall’oppressione che lo stato attua sulle persone trans*, non è affatto terminata l’oppressione. Nessuno ha messo in discussione il potere di quel solo uomo (o donna) che scrive una relazione di disforia di genere, di quel solo uomo (o donna) che decide se e quando concedere o meno i documenti rettificati, di quel solo uomo (o donna) che valuta il nostro profilo medico-psichiatrico e che può ascrivere qualsiasi nostro problema o perplessità, anche politica, ad una “non completamente realizzata transizione”. Il lavoro che le associazioni per i diritti delle persone trans* ed intersessuali devono fare è lo stesso di prima, la recettività del parlamento alle nostre problematiche anche, le spese legali da affrontare le stesse. Giustissimo che un’associazione votata alla tutela giudiziaria delle persone LGBTI agisca aprendo spiragli di libertà dentro i tribunali, ma che ne è di tutte le altre associazioni che dicono di occuparsi dei diritti delle persone TI? Cosa ci fanno sul carro dei principi del foro, quando dovrebbero impegnarsi nella consacrazione del vero diritto all’autodeterminazione, abbattendo qualunque ostacolo alla libertà personale che ci si para davanti? Il cambiamento deve inevitabilmente prima passare per una presa di coscienza, quella di sentirsi appartenenti e/o difensori di una fetta di popolazione oppressa, solo in quel momento vedremo realizzarsi la modifica di prassi e leggi. Io aspetto quel momento, il momento in cui inizierà la liberazione delle persone TI dal sistema patriarcale e sessista vigente.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; margin-bottom: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
(1)”La rettificazione si fa in forza di sentenza del tribunale passata in giudicato che attribuisca ad una persona sesso diverso da quello enunciato nell’atto di nascita a seguito di intervenute modificazioni dei suoi caratteri sessuali</div>
</h5>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, 'Bitstream Charter', serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
**pubblicato su anguane http://anguane.noblogs.org/?p=2651</div>
Unknownnoreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-26720986880700518932015-03-26T01:42:00.000-07:002015-03-26T01:42:02.068-07:00Anche Genova decide per il cambio anagrafico senza interventi di sterilizzazione chirurgica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.ansa.it/webimages/img_457x/2014/3/11/daddca1d08188ce86539cf315ae99ff3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.ansa.it/webimages/img_457x/2014/3/11/daddca1d08188ce86539cf315ae99ff3.jpg" height="150" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
(ANSA) - GENOVA, 25 MAR - Il tribunale civile di Genova ha
stabilito che si può cambiare l'attribuzione di sesso senza
doversi sottoporre a un intervento chirurgico. In sostanza
"l'intervento chirurgico può essere autorizzato in via
preventiva solo quando necessario e per assicurare
all'interessato uno stabile equilibrio psicofisico". Quindi
"non si deve ritenere necessario l'intervento chirurgico per
consentire la rettifica dei dati anagrafici".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0"><br /></span></span></span></span></span><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0">
</span></span></span></span></span><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0"><a href="https://www.change.org/p/per-l-approvazione-di-una-legge-che-tuteli-le-persone-transessuali">Firma la petizione per i diritti delle persone trans*</a></span></span></span></span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-6988627464014490552015-03-15T04:20:00.004-07:002015-03-15T04:20:34.658-07:00un anno di petizione.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://divasdevenezuela.files.wordpress.com/2011/07/para-la-transfobia-mundial.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://divasdevenezuela.files.wordpress.com/2011/07/para-la-transfobia-mundial.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
In un anno <a href="https://www.change.org/p/per-l-approvazione-di-una-legge-che-tuteli-le-persone-transessuali">la petizione per l'approvazione del DDL405</a> ha raccolto 8.522 firme. <a href="http://disegnodilegge405.blogspot.it/2014/03/scopri-il-ddl405-per-il-rispetto-dei.html">Quì</a> potete leggere cosa questo testo comporterebbe se convertito in legge. Ad oggi la volontà politica di portare avanti questo DDL non va oltre alle chiacchiere e alle supposizioni fatte durante convegni LGBT. La paura dei paletti che le destre e le ale cattoliche potrebbero mettere scoraggiano a proseguire nell'iter di approvazione, anche perché un "simil-matrimonio per tutti" porta a casa più consenso che una legge a favore di poche decine di migliaia di persone. </div>
<div style="text-align: justify;">
Presto la cassazione si pronuncerà riguardo l'obbligo di sterilizzazione per ottenere il cambio anagrafico e, con tutta probabilità, in accordo con quanto stabilito da altri paesi e dalla corte europea dei diritti umani, non sarà più possibile per un giudice bloccare il cambio anagrafico perché non è accertata la sterilità della persona richiedente. Ci basta questo? Possiamo, nel 2015, accettare che un giudice debba decidere riguardo la nostra identità, con i costi e i tempi che questo comporta? Possiamo accettare di sottoporci a perizie di psichiatri, psicoterapie preventive, divorzi d'ufficio, tempi d'attesa infiniti, frustrazioni quotidiane, continui tagli dei servizi medici e sociali a noi dedicati?</div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="color: orange;"><span style="color: red;">STOP</span> </span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;">ALL'OPPRESSIONE DELLO STATO</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: red;">SULLE PERSONE TRANSESSUALI</span></span></div>
<br />
<ul class="separated">
<li class="comment"><div class="description">
<div class="text">
Perché sono una giovane transessuale e vorrei che il mio stato tutelasse i miei diritti.<br />
</div>
</div>
</li>
<li class="comment">
<div class="description">
<div class="text">
Sto firmando perché questa è l'unica motivazione
che non mi fa iniziare il mio percorso e sn 49 anni che aspetto che
qualcosa cambi!</div>
</div>
</li>
<li class="comment"><div class="description">
<div class="text">
E' ora di cambiare</div>
</div>
</li>
<li class="comment"><div class="description">
<div class="text">
perche' l Italia necessità di smuoversi!<br />
</div>
</div>
</li>
<li class="comment">
<div class="polarized-content">
<div class="left">
Sto firmando perché sono un ragazzo ftm che ha il
diritto ad essere se stesso senza giustificare nulla ad uno Stato che
continua a reputare "diverso" un concetto che sta alla base della
democrazia: la libertà! </div>
</div>
<div class="description">
</div>
</li>
<li class="comment"><div class="description">
<div class="text">
L'identità di una persona è uno stato individuale, non una condizione decisa dallo Stato.</div>
</div>
<div class="description">
<div class="text">
</div>
</div>
</li>
<li class="comment"><div class="description">
<div class="text">
sto firmando perché bisogna sempre lottare per ciò in cui si crede.</div>
</div>
<div class="description">
<div class="text">
</div>
</div>
</li>
<li class="comment"><div class="description">
<div class="text">
Perché sono stanco di essere diverso da ogni essere umano, e voglio essere diverso da tutti. Con libertà.</div>
</div>
E' ora di finirla con la discriminazione<br />
<br />
<div class="description">
</div>
</li>
<li class="comment"> Il diritto di ogni persona di essere come è<br />
<div class="description">
</div>
<br />È' cosi' xche' in un mondo civile e fi diritto deve essere cosi'<br />
</li>
<li class="comment">Sto firmando perché ritengo sia giusto che le
persone transessuali ottengano il cambio dei documenti senza troppi
problemi inutili.<br />
<br />
<div class="description">
</div>
</li>
<li class="comment">
<div class="description">
<div class="text">
Firmo la petizione in quanto sono una persona
transessuale ed ho diritto ad avere i documenti anagrafici con il sesso a
cui sento di appartenere,indipendentemente dall' intervento di
riattribuzione sessuale.Forza ce la faremo!!!!</div>
</div>
</li>
</ul>
Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-19231980383712675552015-03-11T03:31:00.000-07:002015-03-11T03:31:07.469-07:00L’obbligo di sterilizzazione delle persone transessuali viola i diritti umani<div style="text-align: justify;">
la Corte europea dei Diritti Umani ha detto chiaramente che una persona transessuale che richiede la rettificazione anagrafica del proprio sesso non può essere costretta a sottoporsi a interventi chirurgici di sterilizzazione. Un tale obbligo, infatti, violerebbe il suo diritto fondamentale all’integrità fisica e non risulta necessaria in una società democratica.<b> Le persone transessuali godono del diritto alla realizzazione personale e al rispetto dell’integrità fisica e morale.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b> </b></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><a href="http://www.queerblog.it/post/159828/lobbligo-di-sterilizzazione-delle-persone-transessuali-viola-i-diritti-umani">leggi l'articolo su queerblog</a></span><b><span style="font-size: x-small;"> </span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
Ora non ci resta che aspettare che la corte costituzionale Italiana, chiamata in causa dal tribunale di Trento, si pronunci riguardo l'interpretazione della legge 164/82, nell'udienza del prossimo ottobre.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://ilquotidianoinclasse.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/2015/02/ff27bc0a7dda369ff593fe785563d9b51.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://ilquotidianoinclasse.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/2015/02/ff27bc0a7dda369ff593fe785563d9b51.jpg" height="133" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il parlamento potrebbe legifefare e convertire in legge il ddl405, legge che darebbe un notevole respiro a chi intraprende un percorso di transizione, ma c'è la volontà politica per farlo o dobbiamo per l'ennesima volta aspettare che siano i tribunali a conquistare brandelli di giustizia perché il parlamento italiano non vuole farsi carico delle questioni riguardanti le minoranze?</div>
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-23571297080042312002014-12-18T04:48:00.001-08:002014-12-18T05:04:36.338-08:00 La Consulta deciderà sui requisiti per rettificare il sesso Riattribuzione del genere anagrafico senza operazione né sterilizzazione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.uccronline.it/wp-content/uploads/2013/05/Legge-40.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.uccronline.it/wp-content/uploads/2013/05/Legge-40.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Poiché il tribunale competente dipende dalla residenza, ci si può
trovare davanti un giudice che concede una nuova identità anche solo
sulla base di trattamenti ormonali oppure un giudice che va addirittura a
sindacare la qualità della ricostruzione plastica del fallo.<br />
<br />
Secondo il collegio tridentino «<b>l'imposizione di un determinato trattamento medico</b>, sia esso ormonale ovvero di riattribuzione chirurgica del sesso, <b>costituisce tuttavia una grave ed inammissibile limitazione al riconoscimento del diritto all’identità di genere</b>».
Sul fronte del diritto alla salute garantito dall’art. 32 Costituzione,
il Tribunale osserva che «sia il trattamento ormonale sia la RCS, sono -
notoriamente - molto rischiosi per la salute umana». Aggiunge, infine,
che «una volta che lo Stato riconosce il diritto della persona a
cambiare il proprio sesso anagrafico, subordinare l'esercizio di tale
diritto alla sottoposizione della persona a dolorosissimi e
pericolosissimi trattamenti sanitari dalla stessa non voluti, significa
pretendere da lei di commettere un atto di violenza sul proprio corpo»,
concludendo con l’affermazione per cui «non sembra consentito al
legislatore ordinario subordinarlo a restrizioni tali da pregiudicarne
gravemente l'esercizio, fino a vanificarlo».</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<a href="http://www.arcigaytrento.it/2014/12/sara-la-consulta-decidere-i-criteri.html">Testo completo</a><br />
<a href="http://www.radicali.it/comunicati/20141218/transtrento-ordinanza-del-tribunale-chiedere-alla-consulta-costituzionalit-dei-r#sthash.ZcUrCKyI.dpuf">Comunicato stampa dell'associazione radicale Certi Diritti</a><br />
<a href="http://www.certidiritti.org/wp-content/uploads/2014/12/20140820-T-Trento-ordinanza-rimessione-requisiti-riattribuzione-genere.docx">Il testo dell'ordinanza</a> <br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="https://www.change.org/p/per-l-approvazione-di-una-legge-che-tuteli-le-persone-transessuali">Firma la petizione</a></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-39340210057154403762014-12-05T04:05:00.002-08:002014-12-05T04:09:41.945-08:00#ddl405 in Italia è obbligatoria la sterilizzazione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="titolo">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.ingegneri2020.it/images/news.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.ingegneri2020.it/images/news.png" height="240" width="320" /></a></div>
</div>
<div class="titolo">
Da "g<i>li stati generali</i>", L'articolo "<i>Registrazione del cambio di sesso, in Italia è obbligatoria la sterilizzazione</i>" di Angela Gennaro </div>
<div class="titolo">
<br /></div>
<div>
Valeria è una donna. Donna si sente, come donna vive, ma sulla carta di identità resta il suo nome da uomo, Gino.<b>Valeria non è più Gino</b>,
forse non lo è mai stata, ma quando degli agenti la fermano per un
controllo, e lei fornisce le sue generalità femminili – perché questa,
per Valeria, è la realtà – finisce in tribunale. L’accusa: false
intestazioni sull’identità a pubblici ufficiali. Il risultato: una <b>condanna di un anno di reclusione </b>senza sospensione della pena. Succedeva sei anni fa a Taurisano, in Salento, ma accade al Nord come al Sud ancora oggi.</div>
<div>
In Italia le persone transessuali vengono autorizzate al cambio dei
dati anagrafici solo se hanno terminato un percorso che ha come
risultato finale la loro <b>sterilizzazione</b>. Una sterilità non
imposta per legge, come pure accade, ma di fatto: finché non è provata
la sterilizzazione della persona, chirurgica o, in rari casi, medica, il
cambio dati non viene autorizzato. Questo vuol dire passare 5, 6 anni o
anche tutta la vita – nel caso in cui una persona non voglia operarsi –
con <b>dei documenti che non corrispondono più al proprio aspetto</b>.
La legge vigente, la 164/82, ha 32 anni. Un testo “abbastanza vago, la
cui interpretazione nei fatti è questa, fatta all’epoca come sanatoria
per chi si era operato all’estero”, spiega Michela Angelini, promotrice
di una petizione con oltre 8.300 firme su <a data-original-title="" href="http://change.org/" target="_blank" title="">change.org</a> per chiedere l’approvazione del ddl 405, “in materia di modificazione dell’attribuzione di sesso” assumendo “<b>il sesso sociale al di sopra di quello genitale</b>”. “In
tutte le sentenze c’è scritto che la persona è probabilmente sterile
per via del trattamento ormonale”, continua Michela. “Nella maggior
parte degli Stati, invece, è consentito cambiare almeno il proprio nome
quando muta l’aspetto”.</div>
<div>
<b>Il rapporto Lunacek su diritti LGBT in Europa,</b>
approvato a febbraio scorso, invita gli Stati membri a non procedere con
azioni di sterilizzazione forzata. Transgender Europe, no profit che
mette insieme una serie di organizzazioni per “la piena uguaglianza e
l’inclusione di tutte le persone trans”, pubblica ogni anno la mappa di
questa <b>Europa spaccata a metà tra Paesi in cui è necessaria la rettificazione chirurgica dei genitali</b>
per portare a termine le pratiche amministrative per il cambio sesso
sui documenti e Stati in cui le cose stanno in modo diverso. In Spagna,
Portogallo, Regno Unito, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Austria,
Croazia, Bielorussia, Estonia e Svezia spesso basta
un’autocertificazione. All’elenco si è aggiunta da poco la Danimarca,
che permette il cambio di genere senza diagnosi clinica. La
sterilizzazione “obbligatoria” vige in Italia Turchia, Francia, Belgio,
Grecia ma anche Finlandia e Norvegia.</div>
<div>
<b>Michela Angelini è una donna nata maschio. </b>“Vivo come donna
da ormai tre anni e ho una relazione stabile con un ragazzo che ha fatto
il percorso inverso al mio, da donna a uomo”, si legge nella sua
petizione on line. “Abbiamo una vita tranquilla e felice finché non
abbiamo necessità di utilizzare i nostri dati anagrafici”. Inevitabili,
racconta, i problemi e le “continue violazioni della privacy”. “Io, come
tante altre persone transessuali, non ho intenzione di subire
mutilazioni genitali, perché sono in perfetta sintonia con il mio corpo
attuale”. Quindi che fare, mentre ad ogni pagamento con carta di
credito, ad ogni fattura emessa, ad ogni lavoro trovato e perso ci si
trova a dover spiegare perché sui documenti c’è un nome maschile?</div>
<div>
La politica dovrebbe dare una risposta, se non altro perché ormai <b>obbligata da una sentenza della Corte Costituzionale</b>,
la 170. Succedeva ad agosto, nello stesso periodo in cui i giornali
raccontavano la storia di Nicole, trans di Carrara morta a 37 anni,
donna ormai da 17, vestita da uomo per il suo funerale per volere della
famiglia. In quei giorni arrivava la pronuncia della Consulta sul caso
del divorzio imposto a una coppia modenese, in cui il marito aveva
cambiato sesso diventando una donna. I due avevano chiesto di mantenere
in vita il loro legame e invece il matrimonio è stato annullato
d’ufficio.</div>
<div>
“La sentenza della Corte dice che la legge 164 è costituzionalmente
illegittima laddove impone il divorzio tra i coniugi in caso di cambio
di sesso di uno dei due senza prevedere che ci possa essere un’altra
forma per continuare il rapporto anche sul piano delle tutele
giuridiche”, spiega<b> Sergio Lo Giudice, senatore in quota Pd </b>e
papà del disegno di legge 405 sul cambio sesso. Un disegno di legge per
cui ha chiesto la calendarizzazione da quasi un anno, a marzo scorso.
“Il punto è che si è fermato tutto”, tuona Alberto Airola, senatore
pentastellato autore a sua volta di un altro disegno di legge sul tema,
molto simile a quello del collega della maggioranza. “Confluiremo su un
unico testo, troveremo un relatore, non molleremo”, continua. “La
situazione però è di stallo: i diritti lgbt e civili sono temi troppo
divisivi per la maggioranza”.</div>
<div>
Il punto è che il vuoto di legge evidenziato dalla sentenza della Consulta <b>rivela il nervo scoperto delle unioni civili</b>.
“La risposta alla Corte non può che essere legiferare su un nuovo
istituto giuridico che riconosca anche i diritti di quella coppia il cui
matrimonio viene annullato in seguito al cambio di sesso di uno dei
coniugi”, dice ancora Lo Giudice. “Contemporaneamente c’è da rivedere la
164. Dopo la sentenza della Consulta esiste un’urgenza oggettiva”.</div>
<div>
<b>Con questo governo?</b> “È evidente che c’è oggi un attacco
formidabile da parte del centrodestra nei confronti di qualunque azione
di contrasto alle discriminazioni omotransfobiche o di riconoscimento
dei diritti delle persine LGBTI, che loro definiscono con l’astrusa
formula di ‘ideologia del gender’”, chiosa Lo Giudice. “Ma volere è
potere: nel 1982 un governo democristiano e un parlamento a maggioranza
di centrodestra ha approvato la 164 che allora era una delle leggi più
avanzate del mondo in tema di cambio di sesso di persone transessuali.
Stiamo portando in aula la proposta di legge sul divorzio breve che è
stata approvata in Commissione Giustizia con un voto trasversale M5S e
Pd contro il parere del centrodestra. Il mio partito in questo periodo
fa fatica a votare compatto su tante cose. Ma alla fine, se si vuole,
troveremo la via. Il punto è cominciare”.</div>
<div>
“Il mio disegno di legge, insieme a quello di Lo Giudice, sono
cruciali nella questione culturale e politica per uscire dal medioevo”,
chiosa Alberto Airola. “La situazione culturale è peggiorata e fa fede
l’attacco della Cei e di una parte della politica di estrema destra fa a
diritti lgbt, strumentalmente: non si capisce come dare diritti ad una
famiglia gay li tolga ad una famiglia etero”. Da regolamento del Senato
l’opposizione, ogni due mesi, può presentare e far discutere un ddl.
“Fino ad oggi ce lo hanno sempre negato”, sostiene Airola. “Ma
finalmente per mercoledì hanno calendarizzato il reddito di
cittadinanza. Userò questo strumento per chiedere anche io di
calendalizzare il ddl sul cambio sesso. Ma dovrebbe essere la
maggioranza a farlo: è a causa sua che si affossa il percorso
legislativo di questa legge”.</div>
<div>
</div>
<div>
<a href="http://www.glistatigenerali.com/questioni-di-genere_societa/registrazione-del-cambio-di-sesso-in-italia-e-obbligatoria-la-sterilizzazione/">fonte </a></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-53362975744836486152014-11-28T05:02:00.003-08:002014-11-28T08:59:35.694-08:00Gloria e la multa per falsi nominativi<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.alarmsecret.com/blog/wp-content/uploads/2014/11/foto38-150x150.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.alarmsecret.com/blog/wp-content/uploads/2014/11/foto38-150x150.jpg" /></a><span style="font-family: inherit;"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.0.$end:0:$0:0">Valeria (<a href="http://disegnodilegge405.blogspot.it/2014/11/difendere-la-propria-identita-costa-1.html">qui il post</a>) non è la sola ad essere stata condannata per aver comunicato il suo nome femminile ad un fermo di polizia.</span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.0.$end:0:$0:0">Gloria ci racconta: "mi e' successa una cosa simile poco prima di transferirmi definitivamente in Inghilterra nel 1996. Ero in macchina con dei conoscenti, la polizia ci ha fermati, mi hanno chiesto come mi chiamavo, ho dato il mio nome al femminile, poi la polizia mi ha co</span></span><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0">ntrollato la borsa e hanno trovato il mio documento. Era abbastanza imbarazzante perché <b>le persone con cui stavo non sapevano che sono una trans</b>. E' scattata la denuncia per ''<b>falsi nominativi</b>'', niente galera ma ho dovuto pagare una multa di 1 milione e mezzo di lire (quando c'era ancora l'euro). E' una vergogna ancora nel 2014 che le persone trans in Italia non riescono ancora a cambiare un pezzo di carta che crea tantissimi problemi su tutto".</span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: inherit;"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0">Gloria ha pagato una multa salata per </span></span></span></span></span></span></b></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: inherit;"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0">aver tentato di difendere la sua </span></span></span></span></span></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0"><b>privacy e questo non è giusto</b></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0"><br />
</span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0"><br />
</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0">Ricordiamo che in Italia è ancora vigente il regio decreto </span></span></span></span></span><span style="font-size: small;">773 del 1931, che punisce chi altera o camuffa il proprio aspetto esteriore, reato di cui può ancora oggi essere imputata una persona transessuale.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0"><br />
</span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0">La politica non può stare a guardare, occorre subito approvare il ddl405 o, quantomento, consentire alle persone transessuali di cambiare il proprio nome con uno coerente al proprio genere d'elezione facendo una deroga alla legge 396/2000, in attesa dei tempi legislativi. </span></span></span></span></span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0"><br /></span></span></span></span></span><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0">
</span></span></span></span></span><span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0"><a href="https://www.change.org/p/per-l-approvazione-di-una-legge-che-tuteli-le-persone-transessuali">Firma la petizione per i diritti delle persone trans*</a></span></span></span></span></span></div>
<span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".1ty.1:3:1:$comment568668133267610_569057743228649:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0"></span></span></span></span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-55910433401287312002014-11-13T23:52:00.001-08:002014-11-13T23:52:23.831-08:00città del messico: cambio di genere per via amministrativa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSoz_fqW4iWdCaZLnPzH1sfYAWR_Xvn4lKv7l9YKaiRR6d6nQAj" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSoz_fqW4iWdCaZLnPzH1sfYAWR_Xvn4lKv7l9YKaiRR6d6nQAj" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche Città del Messico ha approvato una risoluzione che permetterà il cambio di nome e sesso solamente per via amministrativa e, su falsariga della legge Argentina,<i> nessun intervento medico o chirurgico sarà richiesto per adeguare il certificato di nascita.</i> </div>
<div style="text-align: justify;">
La legge è stata ritenuta da alcuni parlamentari ed associazioni troppo blanda per quanto riguarda la protezione da malattie sessualmente trasmissibili e per il sostegno economico da parte dello stato alla transizione ma, per questo, è stata promessa un'implementazione delle politiche di accesso alla sanità per la salvaguardia della salute delle persone transgender.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La precedente legge, che prevedeva gli stessi step legali di quella italiana, è stata approvata nel 2008. Ottenere la nuova identità aveva un costo di circa 60000 pesos (3500 euro) per le spese mediche e legali. Tale procedimento non era economicamente sostenibile per una grande fetta di popolazione transgender messicana. Da oggi sarà molto più facile per le persone transgender integrarsi, trovare lavoro, procedere nella carriera universitaria, passare alle frontiere e vivere alla luce del giorno e, anche in caso di arresto, lo stato non potrà più negare le terapie ormonali prima negate perché cross-sex.</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<i>"Oggi <span class="hps">è un giorno di</span> <span class="hps">lutto per la</span> <span class="hps">misoginia</span> <span class="hps">e la transfobia</span> <span class="hps">a Città del Messico</span>. <span class="hps">Ora</span> <span class="hps">è necessario</span> <span class="hps">approvato</span> <span class="hps">dal governo federale</span> <span class="hps">una legislazione simile</span>. <span class="hps">Circa un anno</span> <span class="hps">le persone transgender</span> <span class="hps">della città</span> <span class="hps">avrà</span> <span class="hps">una nuova realtà</span>, <span class="hps">ma</span> <span class="hps">le sorelle ei</span> <span class="hps">fratelli di</span> <span class="hps">altri</span> <span class="hps">stati del paese</span> <span class="hps">non hanno accesso</span> <span class="hps">ai documenti</span><span class="hps atn">".</span> <span class="" id="result_box" lang="it"><span class="hps"> </span></span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><span class="hps">Gloria</span> <span class="hps">Hazel</span> <span class="hps">Davenport</span>, <span class="hps">attivista</span> <span class="hps">e consulente del</span> <span class="hps">Centro Nazionale per</span> <span class="hps">la</span> <span class="hps">prevenzione e il controllo</span> <span class="hps">dell'HIV</span> <span class="hps">/</span> <span class="hps">AIDS</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><span class="hps">fonti e approfondimenti:</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><span class="hps"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><span class="hps"><a href="http://www.notiese.org/notiese.php?ctn_id=1926">1</a></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><span class="hps"><a href="http://www.ejecentral.com.mx/facilitan-cambio-de-identidad-legal-a-transgenero-en-df/">2</a></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><span class="hps"><a href="http://www.excelsior.com.mx/comunidad/2014/11/13/992320">3 </a></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><span class="hps"><a href="http://www.proceso.com.mx/?p=387561">4</a></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Città del Messico ha fatto in soli 6 anni quel che </div>
<div style="text-align: center;">
l'Italia non è ancora riuscita a fare in 32.</div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<a href="https://www.change.org/p/per-l-approvazione-di-una-legge-che-tuteli-le-persone-transessuali">firma la petizione</a> </div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-41336876907411004932014-11-04T02:15:00.001-08:002014-11-04T02:15:08.050-08:00difendere la propria identità costa 1 anno di carcere<div class="separator" style="clear: both; text-align: JUSTIFY;">
<a href="http://one-europe.info/user/files/Nick%20Stone/photo-sign-not-in-my-name-resized.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://one-europe.info/user/files/Nick%20Stone/photo-sign-not-in-my-name-resized.jpg" /></a></div>
<div class="font16" style="margin-left: 5px;">
<div style="text-align: justify;">
LECCE - Condannata per aver difeso la sua identità femminile. All’anagrafe è registrata come Gino. Ma ai poliziotti ha detto di chiamarsi Valeria. Gli agenti, però, non hanno voluto sentire ragione. Ed una trans è finita in un’aula di tribunale per aver reso <b>false attestazioni</b> ad un pubblico ufficiale sull’identità. Il processo si è concluso con una sentenza di condanna: Gino Ciurlia, alias Valeria, 30 anni, di Taurisano, (cittadina del Sud Salento) deve scontare<b> un anno di reclusione senza la sospensione della pena.</b></div>
<br />
<a href="http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/homepage/sono-valeria-ma-e-un-uomo-trans-condannata-no765287">leggi l'articolo completo</a></div>
<div class="font16" style="margin-left: 5px;">
<br /></div>
<div class="font16" style="margin-left: 5px; text-align: center;">
Viviamo nel paradosso a causa di una legge ingiusta. </div>
<div class="font16" style="margin-left: 5px;">
<br /></div>
<div class="font16" style="margin-left: 5px; text-align: center;">
LO STATO ANDREBBE DENUNCIATO PER TRANSFOBIA LEGALIZZATA E LE PERSONE TRANS DOVREBBERO ESSERE RISARCITE PER QUANTO SUBITO NEGLI ULTIMI 30 ANNI.<br />
<br />
STOP 164. È ORA DI FARE UNA NUOVA LEGGE<br />
<br />
<a href="https://www.change.org/p/per-l-approvazione-di-una-legge-che-tuteli-le-persone-transessuali">firma la petizione</a> </div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-8950818080449326132014-11-03T03:32:00.001-08:002014-11-03T03:32:20.387-08:00dai commenti alla petizione: ho firmato perché..<div style="text-align: justify;">
<blockquote class="tr_bq">
<blockquote class="tr_bq">
Perché mi sembra una violenza che un uomo o una donna deva mutilarsi per cambiare il suo sesso nell'anagrafe. Una legge così è da anni che dovrebbe essere stata revocata. <b>maria josé carrazoni</b></blockquote>
</blockquote>
</div>
<blockquote class="tr_bq">
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
Perché trovo una tutela sia per lo stato che per il cittadino che i documenti vengano adattati alla persona , per evitare danni a se e a terzi . Ed evitare a tutti molti disagi legato a questo problema. <b>Tobias Pellicciari</b> </div>
</blockquote>
</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
E' importante il diritto all'integrazione senza alcuna sorta di differenza in base all'orientamento sessuale o di genere. E' inaccettabile che una persona transessuale viva alienata per impossibilità ad accedere al mondo del lavoro o per paura di uscire di casa e di essere vittima di violenze verbali o fisiche. E' ora di educare questa popolazione alla civiltà e al rispetto dei diritti inviolabili della persona, di ogni persona <b>Giuseppe De Carlo </b></div>
</blockquote>
</blockquote>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://cogitoetvolo.it/wp-content/uploads/gabbia_aperta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://cogitoetvolo.it/wp-content/uploads/gabbia_aperta.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
</div>
<a href="https://www.change.org/p/per-l-approvazione-di-una-legge-che-tuteli-le-persone-transessuali">Firma la petizione</a><br />
<br />
<br />
<span class="location weak extra-small"></span> Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-44618898838402593122014-10-10T02:29:00.000-07:002014-10-14T00:33:16.071-07:00Lettera: Richiesta di celere discussione ed approvazione del ddl405, norme in materia di modificazione dell'attribuzione di sesso<br />
<span style="font-family: inherit;">Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri Dott. Matteo Renzi</span><br />
<br />
<span style="font-family: inherit;">Sig. Presidente del Senato della Repubblica Dott. Pietro Grasso</span><br />
<br />
<span style="font-family: inherit;">Sig. Presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani Dott. Luigi Manconi</span><br />
<br />
<span style="font-family: inherit;">Sig.ra consigliera in materia di pari opportunità Dott.ssa Giovanna Martelli</span><br />
<br />
<span style="font-family: inherit;">Sig. Presidente della Commissione Giustizia al Senato Dott. Nitto Palma</span><br />
<br />
<span style="font-family: inherit;">Ai componenti della Commissione Giustizia del Senato della Repubblica</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Oggetto: Richiesta di celere discussione ed approvazione del ddl405, norme in materia di modificazione dell'attribuzione di sesso</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;">Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri,</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Le associazioni ed i collettivi firmatari della presente si rivolgono a lei per richiedere una legge che consenta alle persone transessuali di assicurarsi nome e sesso coerenti al proprio vivere sociale e per impedire qualsiasi intervento genitale su bambini nati con condizione intersex/DSD.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">I firmatari di tale documento ritengono sia indispensabile una modifica della 164/82 che abroghi l'attuale iter giudiziario per la rettifica di nome e sesso anagrafici, in favore di un più snello e gratuito iter amministrativo che ponga il sesso sociale al di sopra di quello genitale, perché questa oggi è l'interpretazione più consona alla società italiana ed europea. Sentiamo forte, inoltre, la necessità di uniformare su tutto il territorio nazionale i percorsi, perché diverse sono le impostazioni delle regioni dal punto di vista dei servizi alle persone transessuali e diversi sono gli orientamenti dei tribunali nell'interpretare la sopracitata legge 164/82. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Attualmente occorrono anni per poter ottenere la rettifica di nome e sesso, anni in cui il solo mostrare un documento è motivo di esclusione sociale e lavorativa e motivo di continua violazione della privacy: ci si trova costretti e costrette a dover spiegare la discrepanza tra documenti ed aspetto a datori di lavoro, ad impiegati di negozi, banche e poste, all'iscrizione a qualsiasi corso, associazione o alla stipula di qualsiasi tipo di contratto e persino alle urne prima del voto. Troppe sono le persone transessuali che per questo motivo faticano a trovare lavoro, una casa in affitto e troppe sono le persone transessuali che per mettersi al riparo dalla transnegatività evitano situazioni che le obblighino ad esporsi: la discriminazione nei confronti delle persone transessuali, secondo un sondaggio ISTAT<sup><a class="sdfootnoteanc" href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2311338557435154660#sdfootnote1sym" name="sdfootnote1anc"><sup>1</sup></a></sup>, è sentita dall'80% dei cittadini.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">L'Italia è uno dei paesi dell'unione Europea che, secondo la Trans Right Europe Map di TgEu<sup><a class="sdfootnoteanc" href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2311338557435154660#sdfootnote2sym" name="sdfootnote2anc"><sup>2</sup></a></sup>, costringe le persone transessuali (ed intersessuali) alla sterilizzazione per poter accedere alla riassegnazione del sesso.</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Una modifica della legge 164/82, che renda possibile il cambio anagrafico senza la necessità di affrontare chirurgie mutilanti, è auspicata anche da Amnesty International<sup><a class="sdfootnoteanc" href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2311338557435154660#sdfootnote3sym" name="sdfootnote3anc"><sup>3</sup></a></sup>, in accordo con il rapporto Lunacek<sup><a class="sdfootnoteanc" href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2311338557435154660#sdfootnote4sym" name="sdfootnote4anc"><sup>4</sup></a></sup> redatto dal Parlamento europeo. </span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Siamo concordi con Marco Perolini, esperto in materia di discriminazioni di Amnesty International quando afferma: “vi sono persone transgender che intendono usufruire dei trattamenti medici disponibili, ma molti altri non vogliono. Gli stati non dovrebbero forzare le scelte delle persone transgender facendo dipendere il riconoscimento legale della loro identità di genere da interventi chirurgici, trattamenti ormonali o sterilizzazioni - molte persone transgender devono superare enormi ostacoli prima di conciliarsi con la loro identità e i problemi aumentano a causa di una manifesta discriminazione di stato - Gli stati devono assicurare che le persone transgender possano ottenere il riconoscimento legale della loro identità di genere attraverso una procedura veloce, accessibile e trasparente nel rispetto di ciò che la singola persona sente rispetto alla propria identità di genere, proteggendo il diritto alla riservatezza ed evitando d’imporre requisiti obbligatori che violino i diritt<span style="color: black;">i umani”</span><sup><span style="color: black;"><a class="sdfootnoteanc" href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2311338557435154660#sdfootnote5sym" name="sdfootnote5anc"><sup>5</sup></a></span></sup><span style="color: black;">. A quanto appena descritto si aggiungono le sentenze di alcuni tribunali italiani (Roma, Rovereto, Siena), che hanno disposto il cambio di nome e sesso anagrafico in assenza di chirurgia genitale.</span></span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; font-size: small;">Per i motivi sopra esposti e per garantire dignità, inserimento sociale e uguaglianza tra tutti i cittadini, chiediamo che il disegno di legge 405, norme in materia di modificazione dell'attribuzione di sesso, venga prest</span><span style="font-size: small;">o calendarizzato nella Commissione Giustizia del Senato e trasformato in legge.</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Ringraziamo per quanto potrà essere fatto per favorire il rispetto dei diritti delle persone transessuali ed intersessuali e per il contrasto dell'omo-trans-negatività, ancor oggi imperante in Italia.</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Inviamo i nostri migliori saluti, in attesa di una cortese risposta.</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span>
<style type="text/css">p { margin-bottom: 0.25cm; direction: ltr; color: rgb(0, 0, 0); line-height: 120%; }p.western { font-family: "Liberation Serif","Times New Roman",serif; font-size: 12pt; }p.cjk { font-family: "Droid Sans Fallback","Times New Roman"; font-size: 12pt; }p.ctl { font-family: "FreeSans"; font-size: 12pt; }a.cjk:visited { }a.western:link { }a.ctl:link { }</style> </div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Gruppo promotore DDL405 – disegnodilegge405.blogspot.it</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Maurice GLBTQ</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Coordinamento trans Sylvia Rivera </span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Mit- movimento di identità transgender </span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Associazione Consultorio Transgenere </span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Sat. Pink – Sportello Accoglienza Trans Verona</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Sportello Trans Ala Milano Onlus</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">ATN – Associazione Transessuale Napoli</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">ONIG - Osservatorio Nazionale sull'Identità di Genere</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Associazione Radicale Certi Diritti</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Arcigay - associazione LGBT italiana</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Arcilesbica associazione nazionale</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Equality Italia - Diritti. Energia per l'Italia</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Plus Onlus </span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Amnesty International</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Avvocatura per i diritti LGBT – Rete Lenford</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Rete Genitori Rainbow - genitori LGBT con figli/e da relazioni eterosessuali</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">A.GE.D.O. - Associazione Genitori Di Omosessuali</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Polis Aperta - associazione LGBT appartenenti alle Forze Armate e alle Forze dell'Ordine</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Aven Italia</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Circolo di cultura omosessuale - Mario Mieli</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Stonewall - associazione d'iniziativa GLBT di Siracusa</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Di'Gay Project – DGP</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Mondo Arcobaleno LGBT</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Circolo culturale Harvey Milk</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Coordinamento Torino Pride</span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Ireos - Centro Servizi Comunità Queer Firenze</span></span><br />
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Arcigay “Tralaltro” Padova</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Arcigay “Marcella di Folco” Salerno</span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Intersexioni</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Anguane – Collettivo Anarco- Queer Ecovegfemminista</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">DeGender Communia</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Contronatura - collettivo anarcofrocio</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Fondazione GIC - Genere Identità Cultura</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">SInAPSi - Servizi per l'inclusione attiva e partecipata degli studenti – Univ. Napoli</span></span></div>
Be Free Cooperativa Sociale contro tratta, violenze e discriminazioni<br />
<span style="color: #666666; font-family: 'lucida grande',tahoma,verdana,arial,sans-serif; line-height: 12.7999992370605px;"></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;">Per aderire scrivere a disegnodilegge405@gmail.com</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;"><a href="http://www.mediafire.com/view/p97ffxj4m60b4bb/Lettera_Richiesta_di_celere_discussione_ed_approvazione_del_ddl405,_norme_in_materia_di_modificazione_dell&#39;attribuzione_di_sesso.pdf">scarica la lettera in formato pdf</a></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><a href="http://www.mediafire.com/view/9d62rb2ff1aebzj/Comunicato_stampa_affermate_la_dignit%C3%A0_e_i_diritti_delle_persone_transessuali_e_intersessuali.pdf">scarica il comunicato stampa in formato pdf</a></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></span></div>
<div id="sdfootnote1">
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><a class="sdfootnotesym" href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2311338557435154660#sdfootnote1anc" name="sdfootnote1sym">1</a> La popolazione omosessuale nella società italiana – 17 maggio 2012</span></span></div>
</div>
<div id="sdfootnote2">
<div class="sdfootnote-western">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><a class="sdfootnotesym" href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2311338557435154660#sdfootnote2anc" name="sdfootnote2sym">2</a>http://www.tgeu.org/Trans_Rights_Europe_Map</span></span></div>
</div>
<div id="sdfootnote3">
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><a class="sdfootnotesym" href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2311338557435154660#sdfootnote3anc" name="sdfootnote3sym">3</a> In Europa le persone transgender subiscono discriminazione e trattamenti disumani e degradanti – 04/02/2014</span></span></div>
</div>
<div id="sdfootnote4">
<div class="sdfootnote-western">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><a class="sdfootnotesym" href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2311338557435154660#sdfootnote4anc" name="sdfootnote4sym">4</a>http://www.unar.it/unar/portal/?p=2084</span></span></div>
</div>
<div id="sdfootnote5">
<div class="sdfootnote-western">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: xx-small;"><a class="sdfootnotesym" href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2311338557435154660#sdfootnote5anc" name="sdfootnote5sym">5</a>http://www.arcigay.it/comunicati/rapporto-lunacek-italia-legiferi-per-i-diritti-delle-persone-trans/</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-2WS_rhhasjQ/UzwQ7g5whnI/AAAAAAAAALA/kfMdygb54CM/s1600/bannersito.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-2WS_rhhasjQ/UzwQ7g5whnI/AAAAAAAAALA/kfMdygb54CM/s1600/bannersito.jpg" height="51" width="320" /></a></span></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-87963260531439589672014-08-23T02:10:00.005-07:002014-08-23T02:10:56.386-07:00diritti in punto di morte<div style="text-align: justify;">
Non può che provocare amarezza la richiesta delle associazioni trans in risposta al trattamento disumano che Nicole, prematuramente scomparsa all'età di 37 anni, ha dovuto subire per imposizione dei parenti: "<a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/22/trans-muore-famiglia-la-veste-da-uomo-non-e-stata-rispettata-la-sua-identita/1096514/"><i>una legge che tuteli le scelte delle persone transessuali in punto di morte</i></a>".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nicole, che come tante persone transessuali, non è stata accettata come donna dai genitori e, come tante persone transessuali, nonostante vivesse come donna da quasi due decenni, a causa di una legge obsoleta e da sempre interpretata in modo restrittivo, per lo stato era ancora uomo e con un nome maschile.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nicole ha avuto problemi, sempre per via dei documenti non coerenti alla sua persona anche durante la malattia perché si è imbattuta in ospedali dove il personale non voleva vedere oltre il nome scritto sulla carta d'identità. Nicole avrà avuto anche problemi, come tutte le persone transessuali, durante tutta la sua vita con documenti non corretti. Come si può ridurre tutto il calvario di Nicole ad una richiesta di "diritti in punto di morte"?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nicole avrebbe potuto redigere un testamento presso un qualsiasi notaio, pretendendo un rito consono alla propria persona e qualunque persona amica avrebbe potuto pretendere il rispetto delle sue volontà. A 37 anni, però, non si pensa a certe cose e comunque il nome legale di Nicole, quello che in forza di legge compare nei certificati e sulla lapide, non sarebbe comunque stato Nicole<span style="color: #0000ee;"><span style="color: #0000ee;">: Nicole per lo stato non è mai esistita.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se Nicole fosse stata legalmente una donna di nome Nicole sarebbe stata lei a parlare in forza di legge, tanto durante il ricovero ospedaliero, quanto durante il funerale, nonostante qualsiasi irrispettosa ed ingiusta pretesa dei genitori. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel rispetto di Nicole e di tutte le persone trans* italiane auspico che le associazioni smettano di proporre paliativi per ogni attrito che l'avere documenti difformi causa. Spero che questo ultimo soppruso possa servire per mettere a fuoco la radice del problema: l'impossibilità di avere documenti e il conseguente riconoscimento legale della propria persona.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xfp1/t1.0-9/s720x720/10553508_10204703232331716_6992345655505676829_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xfp1/t1.0-9/s720x720/10553508_10204703232331716_6992345655505676829_n.jpg" width="240" /></a>Un grazie, invece, alle 30 persone che hanno liberato palloncini in segno di protesta e in memoria di Nicole. Solo grazie a loro Nicole ha potuto ricevere quel saluto, rispettoso e sincero, che nessuna comunità civile o religiosa dovrebbe negarci.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Firma la petizione <a href="http://goo.gl/BFjLxD">http://goo.gl/BFjLxD</a></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.dibattitopubblico.com/genova/wp-content/uploads/2010/12/Palloncini4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-14298610944251573352014-08-20T00:34:00.002-07:002014-08-20T00:56:31.804-07:00sai quali paesi europei obbligano alla sterilizzazione le persone transgender?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-bDQ9KxzYoBQ/U_RT24tERhI/AAAAAAAAAY0/CcxPO5yg5pk/s1600/Trans_Rights_Map_2014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-bDQ9KxzYoBQ/U_RT24tERhI/AAAAAAAAAY0/CcxPO5yg5pk/s1600/Trans_Rights_Map_2014.jpg" height="288" width="400" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.mediafire.com/view/bfncfn3xl2mx8ga/mappa_sterilizzazione.pdf">scarica la mappa</a> </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Firma la petizione <a href="http://goo.gl/BFjLxD">http://goo.gl/BFjLxD</a></b><br />
<br />
<br />
<br />
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-27704607351478574242014-08-09T07:19:00.003-07:002014-08-09T07:20:09.985-07:00Dai commenti alla petizione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.niemanlab.org/images/signature.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://www.niemanlab.org/images/signature.jpg" height="171" width="320" /></a></div>
Dai commenti alla petizione:<br />
<br />
<span style="color: blue;">E' importante che il cambio anagrafico per le persone transessuali non
dipenda da un giudice ma solo da una propria decisione: avere
un'identità </span><br />
<span style="color: blue;">legale coerente con il proprio aspetto è un diritto. Chiedo, inoltre di vietare di intervenirechirurgicamente sui genitali
dei neonati intersessuali non è un bisturi che determina il divenire
uomini </span><br />
<span style="color: blue;">o donne, ma la propria natura. </span><br />
<span style="color: blue;">Crescere esprimendosi liberamente</span><br />
<span style="color: blue;">è
un diritto (Rosetta).</span><br />
<div style="text-align: right;">
<span style="color: red;"> perche' le persone sono tutte "persone "</span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="color: red;">senza distinzioni libere di
indirizzarsi</span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="color: red;">dove meglio si collocano (Gloria). </span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-88926472803545378142014-08-05T00:21:00.001-07:002014-08-05T00:21:27.199-07:00Ordinaria transfobia di stato: all'ufficio anagrafe<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://cdn-static.zdnet.com/i/story/70/00/001170/identitytheft.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://cdn-static.zdnet.com/i/story/70/00/001170/identitytheft.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
"Vicenda particolare quella avvenuta all’Ufficio Anagrafe del Comune
di Sorrento, dove una persona si era recata per avere un nuovo documento
d’identità: <i>per lo Stato Italiano è una donna, ma esteriormente è in
tutto e per tutto un uomo, con tanto di barba.</i> Poiché non è ancora
intervenuta la sentenza con cui si dà atto del cambiamento di sesso e si
dispone il nuovo nome dell’individuo, si è posto il problema di quale sesso indicare sul documento.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per risolvere il problema <b>è intervenuto il dirigente
responsabile del servizio di stato civile, il quale ha spiegato di aver
fatto ricorso alla legge numero 164 del 1982, la quale riconosce il
sesso di transizione, ossia quello stato in cui si trova una persona che
sia ancora in percorrenza dell’iter al termine di cui conseguirà il
cambio di sesso".</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Fonte: il mattino </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa "vicenda particolare", che è parte integrante della vita di molte persone che leggono questo blog, denota come <i>anche gli impiegati dell'ufficio anagrafe trovino assurda la situazione imposta dalla 164/82</i>, la quale<b> non riconosce nessun sesso di transizione, ma impone di ignorare qualsiasi cambiamento fisico finché un giudice non si pronuncia sull'avvenuta sterilità della persona richiedente.</b></div>
<br />
<b>Firma la petizione <a href="http://goo.gl/BFjLxD">http://goo.gl/BFjLxD</a></b>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-3924462381654267252014-07-18T06:19:00.002-07:002014-07-18T06:29:54.525-07:00Diritti Civili in Italia. Il sen. Sergio Lo Giudice parla di diritti civili in Italia al Politicamp:<br />
<div style="text-align: center;">
<br />
<div id="fb-root">
</div>
<script>(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = "//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1"; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs); }(document, 'script', 'facebook-jssdk'));</script><br />
<div class="fb-post" data-href="https://www.facebook.com/photo.php?v=668393143245347" data-width="466">
<div class="fb-xfbml-parse-ignore">
<a href="https://www.facebook.com/photo.php?v=668393143245347">Pubblicazione</a> di <a href="https://www.facebook.com/pages/Sergio-Lo-Giudice/193106504107349">Sergio Lo Giudice</a>.</div>
</div>
<br />
<br /></div>
<br />
<b>Firma la petizione <a href="http://goo.gl/BFjLxD">http://goo.gl/BFjLxD</a></b><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b>Segnalo anche una petizione partita quando il PD ha deciso di non calendarizzare la legge sul doppio cognome nonostante fosse già stata discussa in commissione <a href="http://www.change.org/it/petizioni/nel-cognome-della-madre-e-o-del-padre-firma-la-petizione-al-parlamento">qui</a> il testo di legge e la possibilità di invare la propria firma alla presidente della camera Laura Boldrini. </b></div>
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-6415742866096296542014-07-16T08:36:00.001-07:002014-07-16T08:36:02.459-07:00l'università Urbinate protegge la nostra privacy<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTApxktQPYC04YXgBWpe5AJqj4I7hIDnlCEhbBhFz05jOpBqlb8" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTApxktQPYC04YXgBWpe5AJqj4I7hIDnlCEhbBhFz05jOpBqlb8" /></a></div>
Le persone trans* anche a Urbino (come in altri atenei) da oggi hanno la possibilità di richiedere un'identificativo interno all'università coerente con il proprio aspetto, a tutela della loro privacy. La stessa privacy potrà essere violata, a norma di legge, appena usciranno dal portone della facoltà cui sono iscritt*, dal momento in cui cercheranno una stanza in affitto, a quando dovranno abbonarsi ai mezzi pubblici per raggiungere l'università, fino a tutte quelle occasioni in cui dovranno comunque mostrare un documento di identità a qualcuno. In Italia non mancano punte di civiltà, come questa e come tante altre, ma non basta per proteggere la nostra privacy e metterci al sicuro dalle discriminazioni. Fino a quando non saranno corretti, al momento giusto e gratuitamente, i documenti di identità emessi dallo stato e fino a quando non saranno previste norme valide su tutto il territorio italiano a tutela delle persone trans*, ogni altra manovra resterà un secchiello datoci in mano per svuotare una barca bucata piena d'acqua: è un aiuto, certo, ma il rischio di affondare resta.</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Firma la petizione <a href="http://goo.gl/BFjLxD">http://goo.gl/BFjLxD</a></b></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
COMUNICATO STAMPA DEL 16 LUGLIO 2014</div>
<div style="text-align: justify;">
L’Università di Urbino tutela gli studenti in situazione di riattribuzione di sesso </div>
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Il Senato Accademico dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, con delibera n. 133 dell’8 luglio 2014, ha riconosciuto all’unanimità il diritto di studenti e studentesse in situazione di riattribuzione del sesso, ai sensi della legge 164/1982, ad avere un doppio libretto universitario. </div>
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L’iniziativa si colloca a favore di studenti e studentesse, spesso costretti a giustificare il cambiamento di nome e di apparenza, costringendoli a uscire dalla loro privacy non solo in sede d’esame, ma anche durante le banali attività universitarie giornaliere quali l’accesso alla biblioteca e alla mensa, la presentazione di una candidatura, la riscossione di borse di studio etc. </div>
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Un notevole passo in avanti nella tutela del diritto allo studio e della privacy durante il lungo periodo necessario al “mutamento di genere” che spesso dura anni e può coincidere con la carriera universitaria.</div>
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In questo modo, studenti e studentesse possono condurre più serenamente la vita universitaria senza che la loro privacy venga violata e senza sottoporsi a situazioni imbarazzanti e umilianti che potrebbero determinarne l’abbandono degli studi.</div>
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Una scelta di rispetto. Libretto, tessere e documenti universitari sono veri e propri documenti di identità che accompagnano giornalmente studenti e studentesse all’interno dell’Ateneo. Dover troppo spesso giustificare in pubblico la diversità tra l'identità scelta e quella anagrafica costringe lo studente o la studentessa a rivelare un dato intimo e privato e a volte anche a subire il pregiudizio e la chiacchiera facile, se non la violenza psicologica o fisica. Non sempre l'ambiente che si frequenta è infatti pronto ad accogliere con garbo e rispetto situazioni e scelte di vita diverse dal consueto. </div>
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Riconoscere questo diritto a studenti e studentesse durante il periodo di riattribuzione del sesso equivale a riconoscere la loro realtà ma soprattutto a rispettarne la vita privata e il diritto allo studio.</div>
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La nuova procedura. Dopo un’attenta verifica degli aspetti normativi e legali, all’interessato o all’interessata verrà fornita un’identità “Alias” che potrà essere utilizzata esclusivamente nelle normali attività Universitarie quotidiane, mentre tutta la documentazione amministrativa rimarrà immutata fino alla definitiva sentenza del tribunale. </div>
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Alcune procedure, tuttavia, non potranno essere espletate con l’identità “Alias” come ad esempio: procedura Erasmus, trasferimento di sede, proclamazione di Laurea, titolo di Dottorato etc. ma saranno condotte nel completo rispetto e tutela della privacy degli interessati/e.</div>
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-22076471635035642014-07-14T09:45:00.001-07:002014-07-14T09:57:13.157-07:00Alessandro Comeni, attivista intersessuale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-lvj7eV05K7U/U8QLMK2vj1I/AAAAAAAAAYE/RrcIc35dUoM/s1600/logo-intersexioni.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-lvj7eV05K7U/U8QLMK2vj1I/AAAAAAAAAYE/RrcIc35dUoM/s1600/logo-intersexioni.png" height="166" width="200" /></a></div>
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Dal canale video di interseϰioni, intervento di Alessandro Comeni, attivista intersessuale, alla primavera Queer 2014: Prima Queer Week dell'Università G. D'Annunzio, organizzata dal Collettivo La Mala Educacion e dal Laboratorio Le Antigoni, 28 aprile e dal 5 al 9 maggio, Univ. G. D'Annunzio (Chieti). </div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="//www.youtube.com/embed/xYAUNgeqCzs" width="560"></iframe><br /></div>
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"la medicina dice che io sono incompatibile con la vita"<br />
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"sto benissimo, però sono socialmente inaccettabile"</div>
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<br />
"siamo sottoposti ad aborto terapeutico"</div>
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<br /></div>
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"abbiamo diritto di esistere, di nascere"<br />
<br />
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<b>Il DDL405 impone lo stop delle chirurgie genitali sui neonati intersex, che non basta a far si che la loro identità sia accettata e rispettata, ma è comunque un'importante tutela per un gruppo di persone che non ha alcun diritto all'autodeterminazione sul proprio corpo e sulla propria vita. Firma la petizione <a href="http://goo.gl/BFjLxD">http://goo.gl/BFjLxD</a></b></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-30719085202511575282014-07-13T07:46:00.001-07:002014-07-13T07:46:15.067-07:00La mia amica trans discriminata in ospedale<div style="text-align: justify;">
<a href="https://scontent-a-lga.xx.fbcdn.net/hphotos-xaf1/v/t1.0-9/10524347_929271420433223_5992320548621098441_n.jpg?oh=fa632854a695bd6ebedacf1f79f5ee67&oe=54561F22" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://scontent-a-lga.xx.fbcdn.net/hphotos-xaf1/v/t1.0-9/10524347_929271420433223_5992320548621098441_n.jpg?oh=fa632854a695bd6ebedacf1f79f5ee67&oe=54561F22" width="400" /></a>Ci risiamo. Ancora una volta una donna è stata ricoverata in un reparto maschile perché i documenti la denunciano come persona transessuale. Se ognuno avesse i documenti coerenti con il proprio aspetto sarebbe prassi il ricovero nel reparto femminile per una donna transessuale - sta poi all'ospedale decidere se concedere o meno la camera singola - ma certe violazioni della privacy sarebbero evitate. Essere transessuali sarà una <b>questione di dominio pubblico</b> al lavoro, in banca, a scuola, alla posta, nei seggi, al supermercato, in palestra, in ospedale finché non avremo diritto ad avere documenti coerenti al nostro aspetto. </div>
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<br /></div>
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Firma la petizione <a href="http://goo.gl/BFjLxD">http://goo.gl/BFjLxD</a></div>
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<a href="https://scontent-a-lga.xx.fbcdn.net/hphotos-xaf1/v/t1.0-9/10524347_929271420433223_5992320548621098441_n.jpg?oh=fa632854a695bd6ebedacf1f79f5ee67&oe=54561F22">link all'immagine originale</a></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-1195108551145645962014-07-08T09:50:00.002-07:002014-07-08T09:50:58.754-07:00Leda, che dopo il divorzio è diventata donna. Ma non sui documenti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.ilcittadinoonline.it/upload/thumbtrue1384271116451_710_472.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.ilcittadinoonline.it/upload/thumbtrue1384271116451_710_472.jpg" height="212" width="320" /></a></div>
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Tamara Ferrari, <a href="http://malanova.vanityfair.it/2014/07/08/leda-che-dopo-il-divorzio-e-diventata-donna-ma-non-sui-documenti/">sul suo blog melanova di vanityfair</a>, racconta la storia di Leda: </div>
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<br /></div>
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«Per una vita mi sono sentita malata, un mostro. Ho cercato in tutti i
modi di reprimermi e, sbagliando, ho pensato di costruirmi una vita
come tutti gli altri. A 28 anni, pur non avendo mai avuto fino ad allora
alcun tipo di relazione sentimentale, mi sono sposata, e mi sono
ritrovata a far cose che il mio corpo aborriva, dovevo comportarmi da
uomo ma il mio corpo non se la sentiva». <strong>Leda ha 48 anni. Per tutta la vita ha vissuto da uomo, pur sentendosi donna dentro.</strong>
«La pressione sociale era forte, e quando ero adolescente non c’era
Internet, non c’erano le possibilità di informarsi che ci sono oggi.
Sono cresciuta sentendomi “sbagliata”. Solo dopo l’avvento della rete ho
cominciato a capire. Facendo ricerche online ho scoperto che non ero
l’unica. E mi sono resa conto che non potevo più mentire a me stessa e
agli altri».<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Leda è di Savona. Ha deciso di raccontare la sua storia per sostenere <a href="https://www.change.org/it/petizioni/per-l-approvazione-di-una-legge-che-tuteli-le-persone-transessuali">la petizione avviata su <em>Change.org</em>
per chiedere ai presidenti di Camera e Senato di accelerare l’iter di
approvazione della proposta di legge sulla modificazione
dell’attribuzione di sesso, per garantire dignità e inserimento sociale
alle persone trasgender e transessuali</a>.<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
«<strong>Da un anno sto facendo le terapie ormonali, il mio corpo è già cambiato, ho perso molti chili, mi vesto e vivo da donna</strong>», racconta, «<strong>Ma sulla carta d’identità c’è ancora il mio nome da uomo</strong>
perché la legge attuale prevede il cambio dell’identità sui documenti
solo dopo l’intervento chirurgico per cambiare sesso». Poi precisa: «O
meglio, la legge non parla di operazione, ma i giudici hanno sempre
applicato l’interpretazione più restrittiva, così oggi in Italia cambi
nome sui documenti solo dopo che ti sei operata, e la burocrazia è
lunghissima. Ma questo non è giusto».</div>
<div class="quoteobj" style="text-align: center;">
<blockquote class="cred">
«Non si può “obbligare”una persona ad operarsi,
l’intervento non è<br />
una passeggiata, molti non possono
permetterselo a causa
delle loro condizioni di salute»</blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
«Io ci ho messo tanti anni prima di accettare me stessa per quello
che ero», racconta Leda, «Da giovane stavo male, mi sentivo sbagliata. A
21 anni sono andata in terapia, dopo due anni la psicologa è riuscita a
farmi ammettere che mi sarebbe piaciuto essere una ragazza, ma non è
andata oltre, forse perché non era preparata. Vent’anni fa non era mica
come oggi!».<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>Dopo le nozze, ha avuto due figli.</strong> «Ma il matrimonio
non funzionava, lo mandavamo avanti solo per amore dei ragazzi e per
motivi economici», racconta Leda, «Nel frattempo, all’insaputa di mia
moglie ho ripreso a frequentare delle sedute terapeutiche, poiché stavo
troppo male, e piano piano ho acquistato consapevolezza di me. E lì è
stato un dramma, perché non sapevo più che cosa fare. C’era una moglie,
c’erano dei figli, c’erano delle responsabilità. Ma c’era anche la vera
me stessa che premeva per uscire fuori. Alla fine è arrivato il momento
in cui non sono più riuscita a nascondermi, mia moglie ha scoperto tutto
e c’è stata la separazione, traumatica».<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Leda è andata a vivere da sola, in un paesino in provincia di Savona. Era preoccupata per i suoi figli: «<strong>Non volevo che subissero il trauma di vedere il loro padre diventare donna</strong>». E per il suo lavoro: «<strong>Sono
camionista. Ho continuato a lavorare, ma nel frattempo, dopo aver
iniziato le cure ormonali, il mio corpo ha cominciato a cambiare</strong>,
ho perso sette chili. Il mio datore di lavoro se n’è accorto, ho dovuto
raccontare quello che mi stava succedendo. Mi sono resa conto di quanto
in Italia ci sarebbe bisogno di professionisti che aiutino i datori di
lavoro ad affrontare i casi come il mio. <strong>Ci vorrebbe un osservatorio, che aiuti entrambe le parti ad affrontare il problema</strong>».<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>E poi c’è la questione dei documenti</strong>. «Io, per ora,
l’ho risolta andando in comune e facendo mettere sulla carta d’identità
la mia foto attuale. Così, anche se c’è il mio nome da uomo,
nell’immagine si vede che sono una donna. Con questo escamotage finora
non ho avuto problemi. Certo, sarebbe meglio se finalmente potessi
chiamarmi Leda anche sui documenti. Per questo chiedo anche io che la
legge venga modificata, e che venga fatto in fretta».</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-44711109809094530612014-07-01T07:36:00.002-07:002014-07-01T07:36:34.455-07:00Antonia al Milano PrideAntonia Monopoli, al Milano Pride, legge un estratto del mio scritto per il <a href="http://disegnodilegge405.blogspot.it/2014/06/la-condizione-trans-in-italia-oggi.html">Roma Pride</a> "la condizione trans in Italia oggi"<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="//www.youtube.com/embed/YGXnHi3geSw" width="560"></iframe><br /></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
Firma la petizione <a href="http://goo.gl/BFjLxD">http://goo.gl/BFjLxD</a></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-62704334690364304752014-07-01T01:01:00.001-07:002014-07-01T01:05:01.912-07:00Transgender & Lavoro, Catania Pride 2014<div class="western" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="//www.youtube.com/embed/dZZUyZ2un8k" width="560"></iframe><br />
<br />
<style type="text/css">p { margin-bottom: 0.21cm; direction: ltr; color: rgb(0, 0, 0); }p.western { font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; }p.cjk { font-family: "Droid Sans"; font-size: 12pt; }p.ctl { font-family: "Lohit Hindi"; font-size: 12pt; }</style> </div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">PERCHÉ UN VIDEO?</span></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Ho lanciato la proposta di fare un video sul lavoro per parlare di esperienze che tutte le persone transessuali vivono quotidianamente, <b>perché è importante che le persone transessuali tornino soggetto del discorso e riprendano a parlare di sé, in un paese dove queste vengono quasi esclusivamente nominate come oggetto del lavoro altrui.</b> Il percorso di transizione in Italia è estremamente rigido e fatto di tappe fisse difficilmente eludibili: oggi la persona transessuale è prima di tutto “utente”, che si rivolge a strutture convenzionate e psicologi e psichiatri per avviare il percorso di transizione. Poi diventa “assistito” di un qualche avvocato che dovrà accompagnarla a più udienze per le istanze di autorizzazione all'intervento chirurgico prima, di rettifica dei dati anagrafici poi. Infine è "paziente” di medici chirurghi ed endocrinologi non sempre sufficientemente competenti. </span> </div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">In Italia ci sono numerose associazioni che annoverano tra i loro membri avvocati, medici, psicologi e psichiatri, <b>soggetti che parlano di quella persona oggetto del loro lavoro “il transessuale”, non raramente con cadute transfobiche.</b> Le stesse persone, spesso, pretendono di aver voce in capitolo riguardo alle modifiche delle attuali norme e consuetudini che regolano il percorso di transizione o l'accesso al lavoro, anche se rari sono quei professionisti che conoscono le reali problematiche delle persone che stanno dietro al termine transessuale. </span> </div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Quando c'è qualcuno che lavora c'è anche qualcuno che paga: si paga lo psicologo, il cui supporto psicologico, secondo le linee guida ONIG, deve essere precedente alla relazione che permette l'inizio della terapia ormonale e durare non meno di quattro - sei mesi. Essendo la sanità regionale, spesso ci si trova a dover pagare l'endocrinologo perché non in tutte le ASL il servizio è dispensato gratuitamente alle persone transessuali e allo stesso modo funziona per gli esami di controllo e per le terapie ormonali, in barba all'uguaglianza tra cittadini. Si pagano gli interventi chirurgici, pena liste d'attesa lunghe 4 o 5 anni. Si pagano anche avvocato e spese legali, a meno che non si possa accedere al gratuito patrocinio e si paga anche quel medico, chiamato a redigere una consulenza tecnica sul percorso di transizione su ordine del giudice (che potrebbe accontentarsi delle relazioni dei professionisti che seguono la transizione della persona interessata), che può costare anche migliaia di euro.</span></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Intanto gli anni passano, i documenti non sono conformi al proprio aspetto, e si devono affrontare: esclusione, mobbing sul lavoro, licenziamenti, impossibilità di accedere al lavoro.</span></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">STATISTICHE E TUTELE</span></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><b>Non esistono statistiche che indichino con chiarezza quante sono le persone transessuali disoccupate in Italia</b>, ma non dovremmo stupirci, del resto non esistono nemmeno studi ideati per sapere quante sono le persone trans* in Italia, anche se, indicativamente, vengono solitamente stimate tra le 30 e le 50 mila persone. </span> </div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">I dati più recenti riguardanti la condizione lavorativa delle persone transessuali nel nostro paese sono quelli della ricerca “<i>io sono io lavoro</i>”, pubblicata da arcigay nel 2011, che prende a campione la popolazione LGBT, dove la componente T è di appena 51 persone transessuali, che hanno risposto di aver subito discriminazioni sul posto di lavoro nel 45% dei casi e di aver perso il lavoro a seguito del coming out nel 25%. <b>Di queste 51 persone transessuali non sappiamo nulla</b> riguardo a che lavoro svolgevano, da quanto tempo, che età hanno o in che città risiedono. A seguito della ricerca è stato redatto un manuale per operatori e mediatori in ambito lavorativo che interagiscono con persone LGBT.</span></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Un'altra indagine che si trova online è quella svolta dal Saifip di Roma sui pazienti che si sono riferiti alla struttura tra il 1992 e il 2012: circa il 10% era laureato, il 63% aveva un lavoro e il 10-17% studiava ancora. Il 22,5 era disoccupato. Molti, secondo i dati, vivevano in famiglia o con un partner. Non sappiamo i dati estrapolati dai Saifip a che periodo del percorso di transizione si riferiscano, ma probabilmente si tratta del momento della presa in carico, quindi pre-transizione, perché generalmente le strutture che si occupano di persone transessuali raccolgono i dati in quel momento.</span></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Volendo dare uno sguardo alla situazione oltre confine, ed avendo potuto ascoltare la testimonianza diretta di una persona che si è trasferita a Londra, ho deciso di dare uno sguardo alla situazione inglese: Secondo il <i>GIRES</i>, Gender Identity Research and Education Society (2011) l'1% dei lavoratori britannici ha un qualche grado di varianza di genere e di questi lo 0,2% potrebbe avviare la transizione. Nel 2011, nel Regno Unito, sono stimate 7500 persone transgender e transessuali. </span> </div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Nel 2006 l'associazione press for change, ha svolto uno studio dove sono state prese in considerazione 86000 email inviate all'associazione, 16000 post della mailing list inglese FtM, 872 risposte ad un questionario compilabile online da persone transessuali (<i>rispetto al questionario di io sono io lavoro, è stato consultato un campione 17 volte maggiore per una popolazione 5 volte inferiore</i>). Dai primi due sono stati estrapolati dati qualitativi, per capire chi è la popolazione transgender inglese, dal terzo dati statistici numerici. Dai dati raccolti, delle persone che hanno transizionato al lavoro, risulta che il 29% si è sentito offeso con commenti verbali (tra gli abusi verbali è stato considerato anche il solo chiamare per nome), dato che era al 38% secondo una stima di sei anni prima. Il 19% ha cambiato lavoro, l'8,5% non è stato promosso a causa della transizione, il 18% si è in qualche modo sentito escluso dal lavoro. Lo studio è critico verso le misure prese in difesa delle persone transessuali, perché dai dati giudicate non sufficienti.</span></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">In Italia è appena uscita la <b>guida UNAR “diritti al lavoro”</b>, che riporta i dati della sopracitata ricerca arcigay. Credo sia fuori luogo presentare la guida con “Lavoro, omosessuali e trans 'pagano' la crisi”, perché dobbiamo considerare che dal 2011 ad oggi l'inasprimento della crisi economica ha ragionevolmente aumentato il numero di disoccupati e che quando c'è crisi i lavoratori considerati “meno desiderabili”, e tra questi figurano sicuramente quell* transgender, sono i primi ad essere lasciati a casa. <i>Che ne è dei dati sulla disoccupazione degli ultimi 3 anni?</i></span></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Anche in questo caso, come per quella sopracitata del 2011, la guida è dedicata alla popolazione LGBT e non alla popolazione transessuale, anche se dai dati estrapolati dallo studio “io sono io lavoro” è chiaro che <b>c'è un divario enorme di discriminazione tra la popolazione gay e quella transessuale</b>, ma ad oggi c'è un'unica legge, il d.lgs. 216/2003, che vieta le discriminazione diretta o indiretta basate sulla religione, le convinzioni personali, l’handicap, l’età o l’orientamento sessuale, dove le persone transessuali, discriminate per l'identità di genere, dovrebbero essere comprese nelle discriminazioni per orientamento sessuale.</span></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Nettamente migliore è la <a href="http://www.alainrete.org/produzioni.html">guida redatta da ALA Milano Onlus nel 2011</a>, aggiornamento di una precedente del 2004 di Crisalide Azione Trans onlus, ideata sia per le persone transessuali che lavorano, sia per i datori di lavoro di queste. Qui si trovano <b>informazioni mirate alle esigenze delle persone transessuali</b>, come la possibilità di avere un identificativo interno all'azienda in cui compare il nome del genere scelto al posto di quello anagrafico, con una semplice autocertificazione che permetta al datore di lavoro di dimostrare che si tratta della stessa persona, sollevandolo così da qualsiasi accusa di falsificazione e permettendo di rispettare la privacy della persona trans che non ha ancora ottenuto il cambio anagrafico. La guida, che si chiama buone prassi, detta anche una serie di regole da seguire per il rispetto della persona trans, dall'uso dei pronomi corretti all'uso del corretto spogliatoio.</span></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Volendo dare uno sguardo al panorama inglese, solo con una ricerca con google si trovano numerose guide al lavoro dedicate alle sole persone transessuali, esiste una legge a protezione dell'identità di genere ma, sopratutto, esistono precise prassi prestabilite, figure professionali correttamente formate e organi dedicati in caso una persona transgender venga discriminata. </span> </div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">CHI SONO LE PERSONE TRANSGENDER PER IL DATORE DI LAVORO?</span></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Le persone transgender, e tra queste voglio includere anche persone maschio effeminate o persone femmine mascoline, eterosessuali o omosessuali, sono <b>persone soggette a stigma perché attivano tutti i preconcetti e i pregiudizi in fatto di omosessualità e transessualità nella mente del datore di lavoro o di chi ci si trova davanti durante un colloquio.</b> La gente non valuta orientamento sessuale o identità di genere, ma l'aderenza alle aspettative di genere, quanto la persona che si trovano davanti sia diversa dall'idea di uomo o donna che hanno, e che in genere è binaria e stereotipata, come stereotipata è l'idea di persona transessuale che hanno. <i>All'atto del colloquio di lavoro una persona transessuale che non accende campanelli d'allarme nell'esaminatore sarà probabilmente meno discriminata di un uomo molto effeminato. Una donna transessuale che ha effettuato l'operazione genitale ma mantiene qualche carattere mascolino sarà comunque più identificabile, e quindi discriminabile, di una donna che non si è sottoposta ad interventi ma ha già un aspetto che non desta sospetti. </i></span> </div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><b>I datori di lavoro hanno un grande alleato che rende impossibile non dichiararsi transessuale durante o dopo un colloquio di lavoro: lo stato.</b> Ad oggi non è possibile cambiare i documenti, o il solo nome, fino ad avvenuta modificazione dei caratteri sessuali, il che è interpretato dai giudici come avvenuta sterilizzazione chirurgica, con o senza chirurgia di riconversione del sesso. Questo equivale a dire che, tra tempi medici, della giustizia, delle liste d'attesa negli ospedali passano 4 – 6 anni come minimo. Nel video Cristian, che vive al maschile da 5 anni, non ha ancora potuto ottenere l'identità maschile, con i problemi che questo comporta. Attualmente alcuni giuristi stanno cercando, con la campagna un altro genere è possibile, di permettere il cambio del sesso e del nome anagrafico senza intervento chirurgico, ma r<i>esterebbero comunque i tempi tecnici, comunque di anni,</i> in cui ci si trova a dover convivere con documenti difformi e con tutto quel che questo comporta. </span> </div>
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<span style="font-size: small;">AL COLLOQUIO</span></div>
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“<span style="font-size: small;">Passare” significa non avere tratti del proprio apparire che lascino pensare a chi ci è davanti che siamo transessuali. Ci sono persone che “passano”, tendenzialmente quelle che sono in terapia ormonale già da uno – due anni, ci sono persone che “non passano”, perché non sono ancora trascorsi i tempi tecnici o perché, in maggioranza capita alle MtF, nonostante la terapia ormonale vengono mantenuti tratti che fanno scattare il campanello d'allarme al datore di lavoro, anche in caso queste si siano già sottoposte all'RCS e quindi con i documenti corretti. È il caso di Barbara X, scrittrice, (potete vedere <a href="https://www.youtube.com/watch?v=peO89xpYj0c">l'intervista</a> completa di cui ho inserito un estratto nel video), che ha dovuto inventarsi un lavoro, perché trovarne uno le era impossibile. <b>Non esiste alcuna legge che pensi alla discriminazione che queste persone subiscono nella ricerca del lavoro e nella vita quotidiana. Nessuno pensa che la transfobia non sia altro che una barriera architettonica mentale molto diffusa, e che sia indispensabile abbatterla, perché ci siano pari opportunità per tutti.</b></span></div>
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<span style="font-size: small;">Presentarsi ad un colloquio di lavoro con i documenti difformi significa partire già con uno stato d'animo ansioso: me li chiederanno subito? E se me li chiedono che faccio? Che dico?</span></div>
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<span style="font-size: small;">Alcune persone, per eccesso di correttezza o perché mal consigliate, scrivono il nome anagrafico sul curriculum corredato da foto e dichiarazione di transessualità. Esperienza insegna che conviene omettere i particolari se si vuol presenziare ai colloqui. </span> </div>
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<span style="font-size: small;">Anche nascondendo il proprio status è possibile che i documenti li chiedano subito, per questioni burocratiche. Personalmente mi ci son trovata più volte e il colloquio assume una piega bizzarra: si finisce a parlare di transessualità e non di lavoro o competenze e l'immancabile “le faremo sapere” arriva troppo presto rispetto ai programmi immaginati. </span> </div>
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<span style="font-size: small;">Però capita anche di riuscire ad arrivare al colloquio, superarlo e poi vedersi chiedere i documenti quando l'assunzione è ormai intascata. Così ho avuto il mio lavoro di promoter. L'esaminatore non mi ha chiesto i documenti, ma lo ha fatto l'azienda inviandomi il contratto di collaborazione già corredato di tutte le giornate che dovevo svolgere in più punti vendita: ormai non avevano scuse.</span></div>
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<span style="font-size: small;">Mi è anche capitato, dopo aver superato 3 colloqui per una grossa agenzia di previdenza che cercava assicuratori ed esser stata titolata come “la persona che stavamo cercando”, di essere costretta a fare coming out da “praticamente assunta” e di non essere più richiamata: la scusa per mandarmi via e non richiamarmi è stata che dovevano “verificare” che la discrepanza con i documenti mi permettesse l'iscrizione all'albo. Avrei potuto denunciare, andare in tribunale a raccontare quanto è successo e quindi chiedere di poter accedere al corso, al periodo di prova e all'eventuale assunzione quando avessi superato i primi due step. Anche avessi vinto, che clima ci sarebbe stato in azienda nei miei confronti se la decisione è stata di non prendermi in quanto transessuale? Quante possibilità avrei avuto di superare il corso e il periodo di prova e di essere poi assunta dati questi presupposti? E se non avessi vinto il ricorso? Avrei anche dovuto pagare le spese processuali?</span></div>
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<span style="font-size: small;">C'è un'altra possibilità: lavorare in nero. Ho fatto la baby sitter e l'assistente anziani in questo modo. Nessuno chiede i documenti, nessuno sa che sei transessuale e l'accesso al lavoro ha lo stesso grado di difficoltà e di sfruttamento richiesto alle persone non transessuali.</span></div>
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<span style="font-size: small;">Mi sono anche rivolta al centro per l'impiego, dove però mi hanno iscritta con il nome maschile, perché quello è il mio nome legale, dove non è stato possibile inserire da nessuna parte il nome che mi rappresenta, dove a causa dell'invio di una comunicazione mezzo posta che non è mai arrivata, essendoci sul campanello un nome diverso, sono stata cancellata dalle liste di disoccupazione. </span> </div>
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<span style="font-size: small;">CHI GIA' UN LAVORO CE L'HA</span></div>
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<span style="font-size: small;">Io sono laureata in medicina veterinaria, ho svolto la libera professione per 3 anni prima della transizione, avevo il mio regolare timbro con su scritto nome e codice fiscale. Io sono cambiata ma il mio timbro non può cambiare. Ad ogni prescrizione o fattura dichiarerei la mia condizione di persona transessuale, dovrei firmare ogni singola prescrizione o certificato con un nome maschile. Dovrei avere solo clienti per i quali avere una veterinaria transessuale non è un problema e io curavo cavalli, ambiente in cui il solo essere donna è motivo di svalutazione.</span></div>
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<span style="font-size: small;">Lavoravo a partita iva, essendo nei fatti dipendente, che è forse la peggiore situazione, perché non esiste alcun vincolo contrattuale, chi fa ufficialmente la libera professione è teoricamente un lavoratore non dipendente ma, quando nei fatti è subordinato, può essere cacciato da un momento all'altro senza alcuna spiegazione. Ho abbandonato il lavoro per motivi estranei alla transizione e credo avrei avuto buone possibilità di mantenere il lavoro, perché mi ero ormai conquistata un posto importante nella “gerarchia” della clinica dove lavoravo. Questo mi fa riflettere riguardo quanto <b>la discriminazione aumenti tanto più si è alla base della gerarchia lavorativa</b>: disoccupati, operai, commessi, lavoratori autonomi si trovano a pagare uno scotto più alto di chi ha conquistato posizioni occupazionali più specifiche e più difficilmente sostituibili.</span></div>
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<span style="font-size: small;">Ci sono persone che, per paura di perdere il lavoro, vivono due vite, una sempre più improbabile vita coincidente a quella del sesso scritto sui documenti, quando si lavora, una vita da sé stessi quando non si lavora, con la costante paura di incrociare qualcuno che possa riconoscerci, qualcuno che possa dirlo all'azienda. A volte è l'azienda che impone questo diktat - mantieni il dressing code e il comportamento di genere che voglio io o te ne vai. Spesso le persone transessuali si trovano a dover accettare compromessi per mantenere il lavoro: una scrivania più defilata, presentarsi al lavoro con i panni congruenti al nome legale, anche se il risultato è grottesco, accettare turni più duri, paghe più basse, accettare di essere oggetto di scherno da parte di colleghi o persino dei superiori.</span></div>
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<span style="font-size: small;">Chi lavora nelle forze dell'ordine sa bene che non si può fare coming out, pena il licenzamento, essendo la transessualità ancora classificata come patologia mentale e quindi motivo d'esclusione da compiti che richiedano l'uso di armi da fuoco. </span> </div>
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<span style="font-size: small;">Il caso di Stefania Pecchini, poliziotta transessuale di Milano, il giorno del coming out a lavoro è stato sottoposto dal comandante al prefetto, per capire se questo fosse motivo di esclusione dal lavoro. Trovando un prefetto di larghe vedute non ha avuto problemi a mantenere il suo posto. </span> </div>
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<span style="font-size: small;">Ad un poliziotto di Asti non è andata altrettanto bene, nel 2007 è stato visto in abiti femminili, durante il suo tempo libero, sottoposto ad azione disciplinare e licenziato, perché il suo comportamento esibizionista poteva arrecare disonore all'arma. Quest'anno è stato stabilita la revisione all'azione disciplinare, giudicata come abuso di potere, ma la persona, che oggi è in terapia ormonale, non è stata riammessa a lavoro.</span></div>
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<span style="font-size: small;">Anita, napoletana, ex appuntato della Guardia di Finanza, al momento del coming out si è vista proporre il trasferimento, come civile, al Ministero delle Finanze, ma ha rifiutato e chiesto un risarcimento di un milione di euro per il licenziamento. In un video Anita messa in pensione anticipata per "inabilità al servizio militare" spiega che alle persone transessuali è vietato l'accesso ai concorsi militari, quindi hanno applicato questa regola in modo retroattivo, pur essendo in servizio da 22 anni. </span> </div>
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<span style="font-size: small;">MOBBING</span></div>
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<span style="font-size: small;">Il sopracitato d.lgs. 216/2003 contro le discriminazioni per orientamento sessuale esteso anche alle persone transgender, è rivolto a chi ritiene di essere discriminato sul lavoro, che può quindi rivolgersi al giudice perché quest’ultimo faccia cessare il comportamento discriminatorio. Sta al datore di lavoro dimostrare che non è così. Nel caso in cui il Giudice riconosca che un lavoratore LGBT è stato discriminato in ragione del suo orientamento sessuale o della sua identità di genere ordina la cessazione del comportamento, della condotta o dell’atto discriminatorio e, se sussistenti, la rimozione degli effetti. Il Giudice, se richiesto può anche condannare il datore di lavoro al risarcimento del danno anche non patrimoniale, e per impedire che la discriminazione venga ripetuta può anche ordinare un piano di rimozione delle discriminazioni accertate.</span></div>
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<span style="font-size: small;">Una persona transessuale che si trova sottoposta a mobbing deve prima di tutto sopportare, perché per la legge italiana il mobbing è tale</span><span style="font-size: small;"><i> se dura almeno sei mesi.</i></span><span style="font-size: small;"> <b>Parlando di persone transessuali bisogna sottolineare che chi transita è quasi sempre sottoposto a forti pressioni perché gli affetti, famiglia ed amici, devono elaborare ed accettare la nuova situazione, si inizia a vivere nei panni desiderati prima che gli ormoni arrivino al loro massimo effetto (2 – 3 anni di trattamento), quindi si è più soggetti ad episodi di transfobia perché l'aspetto può essere androgino. </b>Proprio in questo periodo di forte stress emotivo si deve anche sopportare il mobbing. Trascorsi sei mesi, dati alla mano, la persona mobbizzata può denunciare il datore di lavoro o i colleghi di lavoro ed avviare un procedimento durante il quale sta alla parte accusata dimostrare di non aver discriminato il lavoratore. Il giudice dovrebbe rimuovere la causa del mobbing ed eventualmente stabilire un risarcimento danni per la persona transessuale, ma gli avvocati lamentano che non ci sono denunce di discriminazioni sui luoghi di lavoro fatte da persone transessuali. Perché? </span> </div>
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<span style="font-size: small;"><b>In Italia la maggioranza delle aziende sono medio piccole ed è proprio il datore di lavoro il primo a discriminare.</b> Il datore di lavoro spesso semplicemente non rinnova il contratto o con la scusa della crisi manda a casa la persona più scomoda. Anche qualora ci fossero palesi segni di discriminazione affrontare un procedimento giudiziario, con tutto lo stress che comporta in un periodo già di per sé stressante, la paura di perdere la causa, il peso di affrontare un'altra causa, oltre quella per l'autorizzazione all'intevento e, magari, a quella di separazione, la certezza di dover comunque cercare un altro lavoro fanno desistere. <b>Sul posto di lavoro la persona transessuale deve sopportare, essere la migliore per essere trattata da mediocre, perché al primo errore, con la prima scusa sa di poter essere cacciata e pur di mantenere il lavoro si è disposti a perdere qualche diritto, a fare qualche ora in più, perché il percorso costa ed è per la transizione che si rischia di finire in mezzo ad una strada.</b></span></div>
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<span style="font-size: small;">ALL'UNIVERSITÀ</span></div>
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<span style="font-size: small;">L'età media di transizione, che oggi si aggira attorno i 40 anni, sta calando perché sempre più giovani hanno gli strumenti che fino a pochi anni fa non c'erano per informarsi, capirsi e trovare esperti competenti che aiutino a fare chiarezza. Giovani che spesso studiano, anche minori, spesso con storie di bullismo alle spalle, che non sopportano l'idea di poter affrontare una transizione sociale a scuola e che per questo motivo abbandonano gli studi. Nelle università, grazie ad alcune associazioni e studenti è stato introdotto il doppio libretto, un'identità universitaria con il nome scelto dalla persona trans che permette di non doversi ogni giorno scontrare con outing continui: ci sono gli appelli agli esami, ci sono appelli di presenza e fogli firme che girano tra i banchi dove tutti leggono nome e cognome. Senza il cambio di nome in università è impossibile nascondere la propria condizione di persona transessuale e quindi evitare la transfobia di compagni di corso ed esaminatori.</span></div>
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<span style="font-size: small;">IN CARCERE</span></div>
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<span style="font-size: small;">Il carcere è un ambiente estremamente rigido per quanto riguarda la divisione di genere. Ci sono reparti per uomini, reparti per donne. L'Italia non si è ancora chiesta che ne dovrebbe essere delle persone transessuali. Chi finisce più spesso in carcere (o, peggio, nei CIE) sono le transessuali MtF, spesso straniere, spesso prostitute, che compiono piccoli reati.</span></div>
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<span style="font-size: small;">In <b>carcere non sono garantiti l'accesso ad abiti adeguati, al make up e la continuazione della terapia ormonale</b>, perché le straniere spesso non si riferiscono alla sanità italiana ma al fai da te, quindi mancano di quella autorizzazione che permetterebbe di somministrare ormoni cross sex. Il personale carcerario non ha una formazione adeguata per rapportarsi alle persone transessuali, che sempre più spesso vengono relegate a zone d'isolamento, perché é più facile metterle in una scatola isolata piuttosto che educare la popolazione carceraria, è più facile ritenere problema la transessualità di una minoranza piuttosto che la non educazione della maggioranza. Frequentemente alle transessuali detenute sono concesse ora d'aria e uso degli spazi comuni in momenti diversi da quelli degli altri detenuti e, proprio per questo motivo, spesso, non è loro garantita nemmeno la possibilità di accedere all'istruzione, ai corsi di formazione e ai lavori carcerari, rendendo di fatto le carceri non luogo di rieducazione, ma luogo di punizione ancor più dura per chi è portatore di diversità.</span></div>
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<span style="font-size: small;">DIVERSITÀ LAVORO</span></div>
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<span style="font-size: small;">Esiste un progetto di imprenditoria sociale, diversità lavoro, dedicato a persone con disabilità e iscritte alle categorie protette, persone di origine straniera e persone transgender.</span></div>
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<span style="font-size: small;">Ad oggi, 25 giugno 2014, ci sono 31 annunci di lavoro pubblicati, tutti da grandi multinazionali che avrebbero la possibilità di assumere numerose persone. Tolti 3 stage e 2 proposte riguardanti uno specialista Apple e un operatore customer services, tutte le ricerche sono rivolte a persone con alta e specifica formazione, difficilmente compatibile con il profilo medio di una persona transessuale. </span><br />
<br />
<span style="font-size: small;">Qualche esempio:</span></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;">
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<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;">
<span style="font-size: small;">Junior Credit Risk Management: candidati ideali sono neolaureati con ottimi voti (minimo 105/110) alla specialistica in Economia o Finanza e con età non superiore a 25 anni. </span> </div>
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<span style="font-size: small;">Foster Wheeler - Cerca Designer Ricerchiamo giovani con laurea triennale o diploma tecnico da inserire nell'area dell'Ingegneria nei ruoli di Civil Designer, Electrical Designer, Piping Designer.</span></div>
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<br /></div>
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<span style="font-size: small;">Allianz Attuario Junior: Laurea in Matematica, Fisica o Scienze Statistiche ed Attuariali </span> </div>
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<span style="font-size: small;">Commerciale interno Enti Pubblici: l/la candidato/a ideale, in possesso di una laurea preferibilmente in materie giuridiche, ha già maturato una breve esperienza all’interno della pubblica amministrazione o in ambito legale.</span></div>
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<span style="font-size: small;">Michelin: Laureata/o preferibilmente con indirizzo Marketing</span></div>
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<span style="font-size: small;">Mapei: Tecnico di Laboratorio Laurea triennale in Chimica</span></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;">
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<span style="font-size: small;"><b>Ad oggi non esistono reali progetti di inserimento per persone transessuali.</b> Mi è capitato di parlare con una selezionatrice del Leroy Merlin durante un career forum, quando l'azienda era tra le aderenti al progetto diversità lavoro e non sapeva nemmeno di cosa si trattasse. Non è prevista formazione riguardo le diversità all'interno delle multinazionali aderenti al progetto.</span></div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><b>I centri per l'impiego</b>, che dovrebbero essere il primo luogo dove recarsi in caso di disoccupazione,<b> sono impreparati riguardo la transessualità</b>, che è cosa che non li riguarda mentre compilano i moduli con i dati anagrafici. Chissà se si domandano se la genderizzazione del lavoro italiana può essere un problema per noi. Persino sul sito di diversità lavoro, che dovrebbe essere attento alle tematiche di genere compare un annuncio di “ricerca addettA alla segreteria”, i datori di lavoro sono abituati ad attribuire posti di lavoro con criteri sessisti, quindi il curriculum di una donna transessuale, per il centro per l'impiego uomo, potrebbe essere consultato per la ricerca di carpentieri o idraulici, viceversa, quello di un ragazzo FtM per la ricerca di badanti, segretarie o commesse, rigorosamente di bella presenza. Comunque il problema non si pone, non conosco nessuna persona transessuale che è stata chiamata da un centro per l'impiego per una qualsiasi proposta di lavoro. </span> </div>
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<span style="font-size: small;">Mi fa, però, sorridere il bando UNAR dello scorso dicembre, dedicato alla creazione sportelli per l'informazione, il counceling e il sostegno per persone transgender, che richiedeva servizio di accompagnamento presso strutture sanitarie e centri per l'impiego. Si manda un esperto a litigare con gli addetti agli sportelli piuttosto che fare formazione per l'accettazione delle diversità? O forse pensano che non sappiamo come funzionano ospedali e centri per l'impiego, per cui applicano le stesse prassi usate per i profughi, che hanno bisogno sia di interpreti che di capire come funzionano le cose in Italia? O forse è solo un ulteriore servizio pensato per quella fetta di transessuali straniere che si prostituiscono e che non vogliono vedere per strada?</span></div>
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<br /></div>
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<span style="font-size: small;">Non a caso ho deciso di includere quel breve intervento di<a href="https://www.youtube.com/watch?v=BlJv2-Fm9Pw"> Francesca Eugenia Busdraghi, attivista che ha sempre messo il lavoro come prima necessità per le persone transessuali.</a> Francesca proponeva sgravi fiscali per chi assume una persona transessuale, cosa che, in pratica, viene fatta di già con giovani, persone disoccupate da 24 mesi, lavoratori in mobilità, ex detenuti. Lo sgravio fiscale è una misura tampone che vuole mettere un tappo ad una situazione d'emergenza.</span></div>
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<span style="font-size: small;">Altra misura che può essere d'emergenza è l'inserimento nelle categorie protette, che elenca ad oggi, oltre agli Invalidi, vedove ed orfani di coloro che siano deceduti per causa di lavoro, di guerra o di servizio e profughi italiani rimpatriati, cioè persone che improvvisamente si sono trovate senza reddito. Verso proposte come queste è sempre stato eretto un muro da parte di chi dice di voler proteggere le persone transessuali perché creare diversità di trattamento, tutele particolari (proteggere una categoria discriminata per come la vedo io!), significa chiamarle diverse e toglierle dalla schiera dei normali. Bisogna fare cultura, dicono! <b>E allora, mi chiedo io, dov'è la cultura riguardante lavoro e persone transessuali in Italia?</b> Perché nel Regno Unito vengono fatte periodiche statistiche sulla popolazione transessuale, sono state create nuove leggi e prassi, implementate se ritenute insufficienti, mentre in Italia non sappiamo nemmeno qual'è il tasso di disoccupazione delle persone transessuali nel 2014?</span></div>
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<span style="font-size: small;">Cito un tratto della prefazione della strategia per l'equità di trattamento per le persone transgender inglese, del 2011,<b> che pone l'attenzione sulle barriere che impediscono alle persone transgender (e non LGBT), di accedere all'istruzione, al lavoro, al servizio sanitario:</b> <i>“questa è l'era in cui consegnamo la transfobia al passato, per costruire una forte, moderna e giusta Inghilterra per tutti”.</i></span></div>
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<span style="font-size: small;">Quanto è utile alle persone transessuali una legge contro la transfobia se non sappiamo chi sono le persone transessuali, quali problemi hanno, quali ostacoli trovano? <b>Come possiamo creare una società di eguali se continuiamo a concentrarci sulle persone discriminate invece che sulle barriere mentali e materiali che impediscono le pari opportunità per tutti i cittadini?</b> È più transfobico un datore di lavoro ignorante o un sistema che preferisce non rilevare il problema piuttosto che copiare da altri stati che hanno già sperimentato ottime prassi di inclusione?</span><br />
<br /></div>
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</div>
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<a href="http://www.intersexioni.it/transgender-lavoro-catania-pride-2014/">leggi su intersexioni</a><br />
<br />
<a href="https://scontent-a-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-xpa1/t1.0-9/p261x260/10426238_10204370857859764_1067925231505806548_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://scontent-a-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-xpa1/t1.0-9/p261x260/10426238_10204370857859764_1067925231505806548_n.jpg" width="320" /></a>Il DDL405 non affronta il tema lavoro, ma la misura che prevede la possibilità di avere documenti coerenti con il proprio aspetto, quando la persona direttamente interessata lo ritiene opportuno, aiuterebbe molte persone ad inserirsi più facilmente nei contesti lavorativi</div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
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<b>Firma la petizione</b> <a href="http://goo.gl/BFjLxD">http://goo.gl/BFjLxD</a></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-2910483458483666482014-06-30T01:57:00.001-07:002014-06-30T01:57:57.746-07:00Dal Torino Pride<div style="text-align: justify;">
Da Torino, una delle città più Friendly d'Italia, una storia positiva di una ragazza transessuale che è riuscita a mantenere il lavoro e che, nonostante si voglia sottoporre all'RCS chiede i documenti subito per tutti, perché l'operazione dev'essere una scelta, non un obbligo.<br />
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<iframe frameborder="0" height="315" src="http://www.lastampa.it/modulo/slideshow/jsp/video_embed.jsp?v=aHR0cDovL3BzdHJlYW0ubGFzdGFtcGEuaXQuZGwxLmlwZXJjYXN0Lm5ldC9sYXN0YW1wYS8yMDE0LzA2LzI4L05xQWpaTTE3Lm1wNA==&w=560&h=315" width="560"></iframe><br />
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<b>Firma la petizione</b> <a href="http://goo.gl/BFjLxD">http://goo.gl/BFjLxD</a></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2311338557435154660.post-85291956575565379972014-06-30T01:50:00.002-07:002014-06-30T01:50:26.425-07:00Gay pride 2014: la storia della trans Daniela Lourdes Falanga<h1>
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<h2 class="sottotitolo">
Il disprezzo del padre. I tentativi della madre di mascolinizzarla. Il
pensiero costante della morte. Daniela racconta la sua storia a <em>Lettera43.it</em>. E si appella alla politica: «La legge 164 va cambiata».<br />
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<a href="http://www.lettera43.it/upload/images/06_2014/Nx251xl43-daniela-lourdes-falanga-140627105431_medium.jpg.pagespeed.ic.a7ryT9ZOMN.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.lettera43.it/upload/images/06_2014/Nx251xl43-daniela-lourdes-falanga-140627105431_medium.jpg.pagespeed.ic.a7ryT9ZOMN.jpg" height="229" width="320" /></a></div>
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<strong>«MOLTI SONO OBBLIGATI A STERILIZZARSI». </strong>In Italia
l'attribuzione del nuovo status sociale e del sesso sono previsti dalla
legge 164 del 1982. L'operazione è pagata dalla mutua. Con il tempo però
la legge ha dimostrato di non essere, secondo Daniela, al passo con i
tempi: «Deve essere reinterpretata perché per avere un documento, per
essere conformi alla propria identità, chi decide di non operarsi non
può farlo. Molti sono obbligati a sterilizzarsi. E questo deve
assolutamente cambiare».<br />
Daniela adesso è serena, sa che molte battaglie per i diritti Lgbt
devono essere ancora combattute. Dopo l'operazione s'è messa alle spalle
tanti pregiudizi, ma è consapevole che ci vorranno ancora anni prima
che le cose possano cambiare del tutto.</div>
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