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giovedì 26 marzo 2015

Anche Genova decide per il cambio anagrafico senza interventi di sterilizzazione chirurgica

(ANSA) - GENOVA, 25 MAR - Il tribunale civile di Genova ha stabilito che si può cambiare l'attribuzione di sesso senza doversi sottoporre a un intervento chirurgico. In sostanza "l'intervento chirurgico può essere autorizzato in via preventiva solo quando necessario e per assicurare all'interessato uno stabile equilibrio psicofisico". Quindi "non si deve ritenere necessario l'intervento chirurgico per consentire la rettifica dei dati anagrafici".


domenica 15 marzo 2015

un anno di petizione.

In un anno la petizione per l'approvazione del DDL405 ha raccolto 8.522 firme. Quì potete leggere cosa questo testo comporterebbe se convertito in legge. Ad oggi la volontà politica di portare avanti questo DDL non va oltre alle chiacchiere e alle supposizioni fatte durante convegni LGBT. La paura dei paletti che le destre e le ale cattoliche potrebbero mettere scoraggiano a proseguire nell'iter di approvazione, anche perché un "simil-matrimonio per tutti" porta a casa più consenso che una legge a favore di poche decine di migliaia di persone.
Presto la cassazione si pronuncerà riguardo l'obbligo di sterilizzazione per ottenere il cambio anagrafico e, con tutta probabilità, in accordo con quanto stabilito da altri paesi e dalla corte europea dei diritti umani, non sarà più possibile per un giudice bloccare il cambio anagrafico perché non è accertata la sterilità della persona richiedente. Ci basta questo? Possiamo, nel 2015, accettare che un giudice debba decidere riguardo la nostra identità, con i costi e i tempi che questo comporta? Possiamo accettare di sottoporci a perizie di psichiatri, psicoterapie preventive, divorzi d'ufficio, tempi d'attesa infiniti, frustrazioni quotidiane, continui tagli dei servizi medici e sociali a noi dedicati?

STOP 
ALL'OPPRESSIONE DELLO STATO
SULLE PERSONE TRANSESSUALI

  • Perché sono una giovane transessuale e vorrei che il mio stato tutelasse i miei diritti.
  • Sto firmando perché questa è l'unica motivazione che non mi fa iniziare il mio percorso e sn 49 anni che aspetto che qualcosa cambi!
     
  • E' ora di cambiare
     
  • perche' l Italia necessità di smuoversi!
  •   Sto firmando perché sono un ragazzo ftm che ha il diritto ad essere se stesso senza giustificare nulla ad uno Stato che continua a reputare "diverso" un concetto che sta alla base della democrazia: la libertà!
     
  • L'identità di una persona è uno stato individuale, non una condizione decisa dallo Stato.
  • sto firmando perché bisogna sempre lottare per ciò in cui si crede.
  • Perché sono stanco di essere diverso da ogni essere umano, e voglio essere diverso da tutti. Con libertà.
     
    E' ora di finirla con la discriminazione

  •  Il diritto di ogni persona di essere come è

    È' cosi' xche' in un mondo civile e fi diritto deve essere cosi'
  • Sto firmando perché ritengo sia giusto che le persone transessuali ottengano il cambio dei documenti senza troppi problemi inutili.

  • Firmo la petizione in quanto sono una persona transessuale ed ho diritto ad avere i documenti anagrafici con il sesso a cui sento di appartenere,indipendentemente dall' intervento di riattribuzione sessuale.Forza ce la faremo!!!!

mercoledì 11 marzo 2015

L’obbligo di sterilizzazione delle persone transessuali viola i diritti umani

 la Corte europea dei Diritti Umani ha detto chiaramente che una persona transessuale che richiede la rettificazione anagrafica del proprio sesso non può essere costretta a sottoporsi a interventi chirurgici di sterilizzazione. Un tale obbligo, infatti, violerebbe il suo diritto fondamentale all’integrità fisica e non risulta necessaria in una società democratica. Le persone transessuali godono del diritto alla realizzazione personale e al rispetto dell’integrità fisica e morale.
 

Ora non ci resta che aspettare che la corte costituzionale Italiana, chiamata in causa dal tribunale di Trento, si pronunci riguardo l'interpretazione della legge 164/82, nell'udienza del prossimo ottobre.
 
Il parlamento potrebbe legifefare e convertire in legge il ddl405, legge che darebbe un notevole respiro a chi intraprende un percorso di transizione, ma c'è la volontà politica per farlo o dobbiamo per l'ennesima volta aspettare che siano i tribunali a conquistare brandelli di giustizia perché il parlamento italiano non vuole farsi carico delle questioni riguardanti le  minoranze?