In seguito alla petizione che ho lanciato su change.org ho aperto questo blog, uno spazio pubblico dove condividere pensieri, aneddoti, storie di vita e di discriminazione. Invito quindi tutti a fare un scritto di una decina di righe, mandare una vostra foto, un'immagine o un breve video, firmato (nome, nome e cognome, pseudonimo) per far si che chi ci legge impari a conoscerci, per abbattere assieme il muro dell'ignoranza.
Aspetto i vostri contributi! disegnodilegge405@gmail.com
Qui il testo della petizione:
Mi chiamo
Michela e sono una donna nata maschio. Vivo come donna da ormai tre anni
e ho una relazione stabile con un ragazzo che ha fatto il percorso
inverso al mio (da donna a uomo) che è anche un ottimo genitore. Abbiamo
una vita tranquilla e felice, finché non abbiamo necessità di
utilizzare i nostri dati anagrafici.
In Italia, infatti, per cambiare l'indicazione di
sesso e nome sui documenti viene richiesto un lungo e costoso iter
medico e giuridico che può durare anche 6 anni e che troppo spesso viene
concesso solo dopo l'avvenuta sterilizzazione chirurgica. Durante
questo periodo è inevitabile l'obbligo di convivere per anni con l'aspetto desiderato ma con documenti che non ci rappresentano più, con inevitabili problemi e continue violazioni della privacy.
Io, come tante altre persone transessuali, non ho
intenzione di subire mutilazioni genitali, perché sono in perfetta
sintonia con il mio corpo attuale. Io, come tante persone transessuali,
sono stanca di perdere tempo, energie e soldi per colpa di una legge
scritta 32 anni fa, che nessuno intende rinnovare.
In questi anni me ne sono capitate diverse, la più
frequente è il dover spiegare perché sui documenti che mostro c'è un
nome maschile quando pago con la carta di credito, quando ritiro le
analisi, quando passo un check-in, quando mi intestano una fattura,
ritiro un pacco o prelevo dei soldi allo sportello delle poste e,
ovviamente, tutti i presenti ne vengono così a conoscenza.
Sono veterinaria, quanti clienti
avrei timbrando ogni prescrizione e ogni fattura con un nome ed un
codice fiscale maschili? Quanti colloqui di lavoro sono stati bruciati
dall'essere transessuale? Qualche mese fa ho superato ben tre selezioni,
con tanto di complimenti da parte dell'ultimo esaminatore. Nessuno
aveva pensato di chiedermi i documenti. Quando sono stata obbligata a
svelarmi come donna transessuale sono iniziate le scuse e il lavoro è
andato a qualcun altro.
Quanto tutto questo incide sulla transfobia che porta
l'Italia ad essere il primo paese in Europa per omicidi di persone
transessuali? Quanto tutto questo incide sui suicidi e sull'isolamento
che quotidianamente avvengono nel nostro paese?
Per garantire dignità ed inserimento sociale alle persone transessuali e transgender
e per vietare gli interventi mutilativi sui neonati nati intersessuali,
chiedo alla Presidente della Camera Laura Boldrini e al Presidente del
Senato Pietro Grasso che tale proposta venga celermente avviata all'iter
di approvazione e convertita in legge.
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La puntata de “i dieci comandamenti” che racconta la storia mia e del mio ragazzo: http://goo.gl/lvvR0h
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