Arrivano i primi contributi via email che condivido volentieri con voi. Questo è il messaggio di Silvia:
A questo proposito mi viene in mente un articolo che ho scritto non molto tempo fa, di cui copio un estratto:Il conformismo e la cultura del magro e bello e del dio soldo inducono tanti alla non tolleranza, alla non comprensione, a non vedere le diversità come ricchezze, che andrebbero sostenute e valorizzate invece che messe in difficoltà.Ognuno ha il diritto di lottare per raggiungere una vita il più felice possibile su sta terra, in cui sentirsi almeno a proprio agio con se stessi e con gli altri!vi sostengo col pensiero e se sarà necessario con altre forme di mobilitazione, se mi sarà possibile!speriamo in meglio sempre!
Chi mette a conoscenza i propri famigliari della condizione transessuale o omosessuale sicuramente stravolge le aspettative e mette in crisi il ruolo stereotipato di partner e genitore dati per assodati. Può non essere facile accettare una tale novità in famiglia (ovviamente la coppia in caso di cambio di preferenza sessuale si scoppia, ma questo non è detto succeda se il partner cambia sesso) e l’unico modo per tenere assieme i propri cari è rimettere al centro del discorso il tema della consapevolezza di sé e degli affetti. Dev’essere messo da parte il conformismo per rivalutare cosa significa essere uomini e donne e cosa significa la parola amare. Tutto questo si traduce in un rafforzare quel rapporto genitore – figlio creando maggiore condivisione, trasparenza e discussione. Da quel momento il genitore non sarà più il ruolo genitoriale che la società impone ma un genitore impegnato a svolgere al meglio la propria funzione genitoriale al di la di qualsiasi stereotipo imposto.
per sottoscrivere la petizione: http://goo.gl/BFjLxD
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