Dal giornale online 21° secolo:
Migliorano le condizioni di salute di Pina, la persona trans ricoverata al San Giovanni Bosco di Napoli per un ictus,
lo hanno appena annunciato i medici che la seguono. Dovrà ancora
superare un lungo periodo di riabilitazione e per questo verrà a giorni
spostata in una struttura adeguata. [..] Pina, ricoverata in una reparto maschile e già negata nella sua identità
di genere per un documento non conforme a essa, paralizzata, non del
tutto cosciente e non in grado di parlare, veniva completamente denudata davanti a quattro uomini presenti nella stanza. Un’immagine
ancora impressa nella mente di chi si è occupata di denunciare
immediatamente l’accaduto, dopo aver fatto da paravento con una coperta
per riparare il corpo e le grida mute negli occhi umiliati della
paziente. Una foto lanciata in web e la notizia fa il giro d’Italia
diventando un caso politico: il Deputato di SEL Alessandro Zan chiede un’interrogazione ministeriale.
Sono indispensabili dunque azioni per la
corretta interpretazione della L. 164, nell’attesa di una nuova e attesissima legge che invece garantirebbe a tutti l’autodeterminazione
non violenta e rispettosa dei diritti della persona, e cioè la
possibilità di potersi identificare secondo le proprie necessità senza
l’obbligo dell’intervento e secondo procedure semplificate, con ricorso
al prefetto e non più al giudice. Una legge che risponderebbe alla
necessità crescente e non minore, rispetto a chi decide per un percorso
chirurgico consapevole delle persone trans.
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Anche per questo vi invito a firmare la petizione che ho lanciato: http://goo.gl/BFjLxD
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