Stefano scrive:
Sei mesi di testosterone oggi.
Sei mesi di testosterone oggi.
Non so cosa dire. Il testosterone agisce progressivamente, tutto il resto è incredibilmente veloce. Il
giro di boa è pasqua: dopo rivedo la
psichiatra* per la perizia e dar inizio alla pratica legale.
In mezzo ci sono io.
Il
real life test è la più grande stupidaggine potessero inventare perchè
non puoi testare di vivere al maschile se per qualsiasi cosa ti chiedono
un documento.
Ieri ho fatto la sciocchezza di lasciare che un
tale che proponeva conti correnti con buone condizioni per il mio lavoro, al telefono, mi inquadrasse come uomo (ho detto: sì, sono io
IL titolare...). Quando mi sono reso conto di cosa comportava... gli ho
detto di lasciarmi nome e numero di telefono che lo avrei richiamato.
So che non lo farò. So che non ho voglia di affrontare l'ennesima spiegazione, almeno non in questo periodo.
Non
posso smettere di vivere finchè non avrò i documenti, ma mi rendo conto
che sto riducendo i contatti umani all'indispensabile.
Stefano
REAL LIFE TEST, test di vita reale. Vi sfido ad essere liberi professionisti e ad avere un timbro che vi dichiara transessuali. Vi sfido a ritirare le analisi di qualcuno che non corrisponde alla vostra figura o a rispondere agli appelli universitari a nome di un altro. Vi sfido ad andare a votare nella fila dell'altro sesso e a spiegare chi siete all'aeroporto o sul treno quando il biglietto è di un nome non più vostro.
Ma questo è il test di vita reale, quello in cui dovresti provare a vivere nei panni desiderati per confermare che per te la strada è giusta, dovrebbe però avere un altro nome: VIVI O SOCCOMBI. Perché è un test di vita paradossale, che ci fa vivere situazioni che nessun uomo o donna nati tali deve subire.
Firma la petizione http://goo.gl/BFjLxD
* In realtà psicologi e psichiatri sono parimenti competenti nel certificare lo stato di disforia di genere. Il solo fatto che il giudice pretenda un doppio certificato è da pazzi. A quanto pare il tribunale di Milano gradisce quello che noi chiamiamo scherzosamente "certificato di sana e robusta transessualità", cioè un certificato che dichiari lo stato di transessualità e l'assenza di qualsiasi psicopatologia.
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